L’UPAD proviene da una lunga storia di impegno sul fronte dell’apprendimento permanente; la LUB, giovane Università, è ricca di sapere accademico che va disseminato tra la popolazione. Sulla base di questa constatazione si moltiplicheranno in futuro le sinergie tra le due realtà, come stabilito recentemente da un apposito protocollo di intesa.
“Voi siete stati i primi a parlare di apprendimento permanente” ha detto il presidente Bergmeister accennando alla diversa storia che le due istituzioni hanno alle spalle. “Ora, promuovendo iniziative in comune potremo diventare più forti ed imparare gli uni dagli altri”, ha continuato, sottolineando l’impegno affinché alcuni corsi offerti da UPAD e Università (come nel caso dello Studium Generale) possano essere riconosciuti nell’ambito di determinati percorsi universitari. “Questo è il futuro dei percorsi universitari”, ha concluso.
“Ci stiamo adoperando anche a livello nazionale per l’affermarsi dell’apprendimento permanente. Organizzazioni come l’UPAD sono importanti”, ha ricordato il rettore Walter Lorenz all’inizio dell’incontro svoltosi oggi in Università, ed ha ribadito che “l’Università non è un luogo solo per maturandi. Vogliamo essere aperti alle persone che durante il loro percorso di vita vogliono riprendere lo studio e cambiare direzione”.
La Fondazione UPAD (Università delle Alpi Dolomitiche) conta 12 mila iscritti, che prendono parte alle numerose attività della sede di Bolzano e delle 23 sedi periferiche, e la sede di Bolzano è visitata ad un ritmo di mille utenti, in media, al giorno.
Il protocollo d’intesa sottoscritto da LUB, UPAD e MUA (Movimento universitario altoatesino) prevede un maggiore collegamento tra i tre soggetti, e il potenziamento delle sinergie perseguendo il comune scopo di “disseminazione dei saperi”.
Per UPAD e MUA hanno partecipato all’incontro il presidente Edoardo Mori, Franca Maria Carriglio (presidente MUA), Enrico Valentinelli (presidente “Palladio”), Claudio Vidoni (presidente „Senatus“), Daniela Silvestri, Gianni Lanzinger e Gaetano Gambara (coordinatore UPAD). Dopo aver spiegato le specificità dei singoli organismi, all’unisono si sono detti contenti del protocollo d’intesa sottoscritto “che ora è necessario riempire di contenuti concreti”.
(cde)