22 Studenten der Universitäten Bozen und Trient haben vom 28. März bis zum 15. April 2002 eine Studienreise nach Asien unternommen.
Die von der Freien Universität Bozen geförderte und organisierte Initiative wollte den Studenten die Möglichkeit bieten, die Wirtschaft eines sich im Umschwung befindlichen Kontinents kennen zulernen. Durch die Besuche in Indien, Malaysia, Hongkong und China wurden die Studenten mit den komplexen sozialen Phänomenen der asiatischen Gesellschaft konfrontiert; sie konnten so die großen sozialen Unterschiede, z. B. in Kalkutta, am eigenen Leib erfahren.
Die erste Etappe war Bangalore, eine Großstadt in Südindien mit mehr als 6 Mio. Einwohnern, die wegen ihrer außerordentlichen technologischen Entwicklung als indisches “Silicon Valley” bezeichnet wird. In Kalkutta erlebten die Studenten die größte Armut Indiens und waren besonders betroffen von den vielen Kindern, die auf der Straße leben müssen. Der außerordentliche kulturelle Reichtum der Stadt des Ganges unterstreicht die indischen Gegensätze.
Von Indien ging es dann nach Malaysia, Land mit 22 Mio. Einwohnern mit mehr als 60 ethischen Gruppen, die in Frieden zusammenleben. Malaysia hat in den letzten Jahr einen so großen wirtschaftlichen Aufschwung erlebt, dass es selbst die Einheimischen kaum glauben können.
In Hongkong, die niemals schlafende Stadt, begegneten die Studenten unserer Universitäten der Dynamik der Weltfinanzzentren in einem Gebiet mit nur wenig mehr als 1000 km² und 6 Mio. Einwohnern. Nach dem Übergang zu China im Jahr 1997 versucht sich die Stadt in einer neuen Rolle als internationaler Vermittler in Wirtschaft und Finanzwesen.
Die Reise wurde mit dem Besuch jener Stadt, die als Symbol des Wirtschaftswunders in China gilt: in Shenzhen, vor 20 Jahren ein armes ländliches Zentrum mit einigen tausend Einwohnern, fühlten sich die Studenten wie in Los Angeles. Die 7 Mio. Einwohner leben zwischen großen Autobahnen, modernen Fabriken und vielen Hochhäusern. Die Metropole ist Zentrum der Neuen Zone der Wirtschaftsentwicklung; Deng Xiao Ping wollte damit beweisen, dass China imstande ist, die Marktwirtschaft zu fördern und zu entwickeln.
Rektor Prof. Alfred Steinherr, der die Studentengruppe begleitet hat, konnte neue Kontakte für eine Zusammenarbeit zwischen der Freien Universität Bozen und vier asiatischen Universitäten aufbauen; einige dieser Universitäten werden schon in diesem Sommer einige Bozner Studenten aufnehmen.
Für die Studenten war die Reise eine außerordentlich nützliche Erfahrung: sie konnten lernen, dass Asien einen immer größeren Einfluss auf die Weltwirtschaft haben wird und verstehen, warum Europa die Beziehungen mit diesem Kontinent verbessern muss.
22.04.2002Ventidue studenti delle Università di Bolzano e di Trento hanno svolto dal 28 marzo al 15 aprile scorsi un viaggio di studio in Asia.
L’iniziativa, promossa dall’ateneo bolzanino, ha avuto lo scopo di consentire ai giovani la possibilità di conoscere le economie emergenti e già affermate di un continente in grande trasformazione. Con visite, incontri e confronti in India, Malesia, Hong Kong e Cina, gli studenti hanno pure avuto la possibilità di confrontarsi con i complessi fenomeni sociali delle società asiatiche, costatando di persona le forti contraddizioni che talvolta, come a Calcutta, caratterizzano l’Asia.
La prima tappa è stata Bangalore, nel Sud dell’India, città di oltre 6 milioni di abitanti che per il suo straordinario sviluppo tecnologico, realizzato negli ultimi vent’anni, è considerata la “Silicon Valley” indiana. A Calcutta gli studenti si sono immersi nella povertà più profonda, colpiti soprattutto dai bambini costretti a vivere in strada, anche se in questa città lambita dal mitico Gange hanno potuto costatare una straordinaria ricchezza culturale, che sottolinea emblematicamente le contraddizioni indiane.
Dall’India alla Malesia, paese di 22 milioni di abitanti con oltre 60 gruppi etnici che convivono pacificamente e che negli ultimi anni ha realizzato uno sviluppo economico che talvolta lascia increduli i suoi stessi cittadini.
Ad Hong Kong, la città che non dorme mai, gli studenti delle nostre università hanno potuto confrontarsi con i dinamismi di centri finanziari mondiali di un’isola di poco più di 1000 km2 che ospita 6 milioni di persone e che dopo il passaggio alla Cina, nel 1997, è alla ricerca di un suo nuovo ruolo di intermediazione economica e finanziaria internazionale.
La visita si è conclusa nella città simbolo dei prodigi economici della Cina. A Shenzhen, che 20 anni fa era un povero centro rurale con qualche migliaio di abitanti, agli studenti sembrava di essere a Los Angeles. La metropoli, che ora conta 7 milioni di abitanti che vivono fra grandi autostrade, fabbriche moderne e grattacieli, è centro della Nuova area di sviluppo economico voluta da Deng Xiao Ping per dimostrare che se vogliono i cinesi sanno sviluppare l’economia di mercato.
In occasione del viaggio il rettore prof. Alfred Steinherr, che ha accompagnato gli studenti, ha avviato nuovi rapporti di collaborazione fra la Libera Università di Bolzano e quattro università asiatiche, alcune delle quali ospiteranno studenti dell’ateneo bolzanino già dalla prossima estate.
Per gli studenti l’esperienza è stata di straordinaria utilità: soprattutto per aver capito l’impatto che l’Asia avrà sempre più sull’economia globale ed aver compreso la necessità che l’Europa acceleri i rapporti con questo immenso continente.
22.04.2002