Die Freie Universität Bozen verzeichnet heuer erneut einen deutlichen Anstieg bei den Vorinskriptionen. Waren es im Vorjahr noch 1212 Voreinschreibungen, so stieg die Zahl heuer auf 1488. Das entspricht einem Zuwachs von mehr als 20 Prozent. „Das Ergebnis ist der Beweis für eine konstante Entwicklung und die eingetretene Konsolidierung der Uni Bozen“, sagt Präsident Friedrich Schmidl.
Die Fakultät für Bildungswissenschaften in Brixen konnte bei allen Studiengängen zulegen, die Fakultät für Informatik verzeichnet einen deutlichen Anstieg der Vorinskriptionszahl, konstant geblieben ist die Fakultät für Wirtschaftswissenschaften. Besonders erwähnenswert ist der Erfolg beim Laureatsstudiengang für Logistik- und Produktionsingenieure, wo „das berufsbegleitende Modell sehr positiv aufgenommen wurde“, kommentiert der Akademische Direktor Günther Mathà. Bestätigt wurde heuer auch das Interesse an der Fakultät für Design und Künste. Durchgängig fällt auf, dass vor allem die Voreinschreibungen von außerhalb des Landes Südtirol zunehmen; dadurch wird die internationale Seite der Freien Universität Bozen gestärkt. „Somit nähern wir uns auch dem vorgegebenen Ziel“, freut sich Präsident Schmidl.
Der Andrang auf die Fakultät für Bildungswissenschaften in Brixen ist mit insgesamt 972 Voreinschreibungen auch heuer sehr groß. Im Laureatsstudiengang Bildungswissenschaften für den Primarbereich sieht das Ergebnis folgendermaßen aus: Deutsche Abteilung 132 Voreinschreibungen (im Vorjahr 75), italienische Abteilung 114 Vorinskriptionen (72) und ladinische Abteilung 13 (im Vorjahr 5). Angeboten werden heuer auch studienbegleitende Angebote für diesen Laureatsstudiengang. In der deutschen Sektion verzeichnet die Brixner Fakultät 99 Voreinschreibungen, in der italienischen 43 und in der ladinischen 6. Beim Studiengang Soziale Arbeit sind es heuer 54 (Vorjahr 43) und im Studiengang Sozialpädagogik 126 (125). Großen Erfolg aufgrund der Studiermöglichkeit in Modulen hat die Spezialisierungsschule für den Sekundarunterricht der italienischen Sektion mit 385 Vorinskriptionen.
Nahezu konstant blieb das Interesse an der Fakultät für Wirtschaftwissenschaften. Insgesamt registriert die Bozner Fakultät 307 Voranmeldungen (313). Diese verteilen sich folgendermaßen: 133 im Laureatsstudiengang Wirtschaft und Management (149), 63 im Studiengang Betriebswirtschaft (53), 32 im Studiengang Agrartechnik und Agrarwirtschaft (36) und 79 im Studiengang Tourismusmanagement (73). 67 Prozent der Vorinskribierten kommen aus Südtirol, 10 Prozent aus dem restlichen Staatsgebiet, 23 Prozent aus dem Ausland.
Die Fakultät für Informatik konnte heuer bei den Vorinskriptionen um 25 Prozent zulegen. 66 Vorinskriptionen in diesem Studienjahr stehen 52 Anmeldungen im Vorjahr gegenüber. 78 Prozent kommen aus Südtirol, 8 Prozent aus dem restlichen Staatsgebiet, 14 Prozent aus dem Ausland.
Erfreulich ist das Ergebnis des Laureatsstudiengangs für Logistik- und Produktionsingenieure. Die Voreinschreibungen haben sich mehr als verdoppelt. Heuer stehen 50 Voreinschreibungen zu Buche, im Vorjahr waren es noch 19. „Erfreulich ist, dass heuer vor allem die speziell für die heimische Wirtschaft konzipierten Studienangebote für Informatiker und Ingenieure guten Anklang finden“, so Präsident Schmidl. Für den Akademischen Direktor ist das Ergebnis ein deutlicher Beweis dafür, „dass das von der Uni Bozen eingeführte berufsbegleitende Studienangebot ein Erfolgsmodell ist, das auch auf andere Studiengänge ausgeweitet werden soll.“
In der Fakultät für Design und Künste stand aufgrund der vorgezogenen Vorinskriptionsfrist das Ergebnis schon seit einiger Zeit fest. 93 Anwärter (60 Prozent Südtiroler, 14 Prozent aus dem restlichen Staatsgebiet und 26 Prozent Ausländer) haben sich für ein Design-Studium in Bozen interessiert. Schlussendlich hat eine Auswahlkommission 56 Kandidaten bestimmt.
Dass die Uni zunehmend international wird, zeigt die TatsacheProsegue il trend di crescita delle preiscrizioni alla Libera Università di Bolzano. Da 1212 candidati, lo scorso anno, i prescritti sono saliti quest’anno a 1488. Si tratta di un aumento di oltre il 20 per cento. “Questo risultato è una conferma del costante sviluppo dell’Ateneo e anche il segnale dell’avvio di una fase di consolidamento”, ha detto il presidente Friedrich Schmidl.
La facoltà di Scienze della Formazione ha registrato una crescita delle aspiranti matricole in tutti i corsi di studio, in aumento anche i preiscritti alla facoltà di Scienze e Tecnologie informatiche, mentre è rimasto costante il numero di candidati alla facoltà di Economia. Particolarmente rilevante il “successo” riscosso dal corso di laurea in Ingegneria logistica e della Produzione, “grazie all’introduzione – ha spiegato il direttore accademico, Günther Mathà – di un modello che combina studio e lavoro, accolto molto positivamente dagli studenti”. Anche la facoltà di Design e Arti ha registrato un interesse in progresso. Ma il dato di maggiore rilievo è rappresentato, comunque, dall’incremento di preiscritti provenienti da fuori provincia, dato che rafforza l’internazionalità e la multiculturalità dell’Ateneo. “Ci avviciniamo progressivamente – ha dichiarato Schmidl soddisfatto – all’obiettivo che ci eravamo dati”.
Anche quest’anno la facoltà di Scienze della Formazione ha registrato un grande afflusso, con 972 preiscritti in tutto. Per quanto riguarda il corso di laurea in Scienze della Formazione primaria, i candidati sono 114 nella sezione italiana (lo scorso anno 72), 132 nella sezione tedesca (75), e 13 nella sezione ladina (5). Quest’anno, inoltre, è stato riproposto anche il corso di laurea per insegnanti in servizio, che ha registrato nelle tre sezioni rispettivamente 43 (italiana), 99 (tedesca), e 6 (ladina) preiscritti. Sono invece 54 le aspiranti matricole al corso di laurea in Servizio sociale (43) e 126 al corso di laurea per Educatore professionale (125). Moltissimi, infine, i candidati preiscrittisi per la sezione in lingua italiana della Scuola di specializzazione per l’insegnamento secondario: 385 laureati che hanno scelto Bressanone per la struttura modulare degli studi.
Permane più o meno stabile l’interesse per i corsi della facoltà di Economia. I preiscritti sono 307 in tutto (313), così suddivisi: 133 le aspiranti matricole per Economia e Management (149), 63 per Economia aziendale (53), 32 per Tecnica ed Economia agraria (36) e 79 per Management del turismo (73). Il 67 per cento dei preiscritti è residente in provincia di Bolzano, il 10 per cento risiede in altre province, il 23 per cento proviene dall’estero.
Sono cresciute del 25 per cento, invece, le candidature per il corso d’informatica della facoltà di Scienze e Tecnologie informatiche: 66 preiscritti rispetto ai 52 dello scorso anno. Il 78 per cento è rappresentato da studenti locali, l’8 per cento da studenti di altre province, il 14 per cento proviene dall’estero.
Molto positivo l’andamento delle preiscrizioni al corso di laurea in Ingegneria logistica e della Produzione. I candidati sono più che raddoppiati, passando dai 19 dello scorso anno a 50. “Questa è la dimostrazione palese – sostiene il direttore accademico, Günther Mathà – che la possibilità, prevista da quest’anno per Ingegneria, di combinare studio e lavoro ha avuto un ottimo riscontro, al punto che potrebbe essere introdotta in altri corsi di laurea”.
Sono già noti, invece, gli esiti delle procedure d’ammissione alla facoltà di Design e Arti. Le preiscrizioni, anticipate a luglio, hanno registrato 93 candidati (60 per cento locali, 14 per cento da altre province, 26 per cento stranieri). Di questi, 56 sono stati ammessi al corso di laurea in Design.
In crescita anche la “internazionalità” dell’Ateneo. Lo testimoniano i preiscritti provenienti dalla ex Jugoslavia, dall’Ungheria, dalla Repubblica Ceca, dalla Svezia, dalla Russia, dalla Romania,
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