„Kommunikationswissenschaften im mehrsprachigen Kontext“ nennt sich der neue Studiengang, der heute Vormittag am Verwaltungssitz der Freien Universität Bozen vorgestellt wurde. „Wir freuen uns, diesen neuen Studiengang zu aktivieren, so wie es auch der Fünfjahresplan der Universität vorsieht“, erklärte Universitätspräsident RA Dr. Hanns Egger.
Rektorin Prof. Rita Franceschini unterstrich die Besonderheit des Studiengangs: „Der neue Studiengang fügt sich in einen Studien- und Arbeitsbereich ein, der stark im Wachstum begriffen ist. Die Universität nimmt ein Potential auf, dass europaweit, wenn nicht weltweit, im Wachsen begriffen ist und zwar die Fähigkeit, in verschiedenen Sprachen mit Menschen verschiedener Kulturen zu kommunizieren. Der Studiengang wird die Zusammenarbeit zwischen Universität, Unternehmen und Territorium weiter verstärken.“
Dieses Jahr starten zwei Studienzweige:
„Experte für permanente Weiterbildung und kommunikative Mediation“
Die Absolventen dieses Studienzweigs können eingesetzt werden als Experten für Personalentwicklung, für Weiter- und Fortbildungsplanung in der öffentlichen Verwaltung, in Privatbetrieben sowie in Bildungs-, Kultur- und Non-Profit-Organisationen. Sie können als Referenten in der zwischenmenschlichen Kommunikation arbeiten sowie für Projekte und Initiativen, die verschiedene Personen und Institutionen mit einbinden.
„Kultur- und Non-Profit-Organisations-Manager“
Die Absolventen des Curriculums werden Veranstaltungen und kulturelle Events ausrichten, Weiterbildungsveranstaltungen organisieren und sich um Öffentlichkeitsarbeit und Entwicklung in NPOs kümmern. Dieses Berufsbild vermittelt neben Kompetenzen im Bereich der Kommunikation auch Managementkenntnisse für Bildungs-, Kultur- und Non-Profit-
Organisationen wie Verbände, Vereinigungen und Konsortien. Es bietet Arbeitsmöglichkeiten in öffentlichen und privaten Organisationen, in Bildungs-, Kultur- und Freizeitorganisationen, als Kommunikationsverantwortliche sowie als Verantwortliche für Fundraising oder Marketing. Ferner bieten sich Berufsperspektiven im Bereich des Eventmanagements, sowohl in öffentlichen Institutionen als auch in Privatbetrieben.
„Kommunikationswissenschaften stellt eine wichtige zweite Säule für den Brixner Sitz der Universität dar“, betonte Prof. Gerwald Wallnöfer, Dekan der Fakultät für Bildungswissenschaften. Der neue Studiengang ist Teil des Studienangebots dieser Fakultät.
„Der Studiengang bettet sich in ein kulturelles und didaktisches Projekt von weit reichender Tragweite ein”, so Prodekan Prof. Liliana Dozza. „Er baut auf Schlüsselkonzepte wie Beschäftigung am Arbeitsmarkt, Flexibilität, Mehrsprachigkeit und angewandten Sprachgebrauch.“
Die Eckdaten des Kurses wurden von Dr. Günther Mathà, Direktor der akademischen Dienste, aufgezeigt. So sieht die Aufnahmeregelung vor, dass zwei der drei Vorlesungssprachen (Deutsch, Italienisch und Englisch) im Vorfeld nachgewiesen werden müssen. Weiters muss eine Prüfung zur Feststellung der Allgemeinbildung bestanden werden mit besonderem Augenmerk auf das Grundwissen in den Bereichen Geschichte des wissenschaftlichen Gedankengutes, Sozialwissenschaften und im Bereich der öffentlichen und sozialen Einrichtungen.
Drei herausragende Persönlichkeiten konnten bereits für Workshops am neuen Studiengang gewonnen werden: Europaparlamentarierin und Journalistin Lilli Gruber, der Intellektuelle Prof. Omar Calabrese aus der Schule von Umberto Eco (Universität Siena) sowie Prof. Siegfried J. Schmidt (Universität Münster), der in Deutschland maßgeblich den Fachbereich Kommunikation mitgeprägt hat.
Die Vorinskriptionen laufen bis zum 25. August 2006. Es stehen insgesamt 60 Studienplätze zur Verfügung.
Im Foto v.l.n.r.: Dr. Günther Mathà, Rektorin Prof. Rita Franceschini, Präsident Dr. Hanns Egger, Vize-Dekan Prof. Liliana Dozza und Dekan Prof. Gerwald Wallnöfer.
vic/22.05.2006Si chiama Scienze della Comunicazione plurilingue il nuovo corso di laurea presentato questa mattina presso la sede amministrativa della Libera Università di Bolzano. "Siamo soddisfatti di poter dare il via a questo nuovo corso di laurea, realizzato come previsto nel piano di sviluppo quinquennale”, ha detto il presidente della Lub, avv. Hanns Egger.
La rettrice Rita Franceschini ha sottolineato la particolarità del corso offerto dalla Libera Università di Bolzano: “Il nuovo corso di laurea si colloca in un ambito di studio e di lavoro in forte espansione. L'Università coglie così un potenziale in crescita a livello europeo, se non mondiale, ossia la capacità di comunicare in più lingue e con persone dal retroterra culturale differente. Inoltre il corso contribuisce a rinforzare il rapporto tra Università, imprese e territorio”.
Quest’anno partiranno due indirizzi:
Esperto di educazione permanente e di mediazione comunicativa
I laureati di questo curriculum svolgeranno attività di esperti per lo sviluppo delle risorse umane e per la pianificazione di corsi di formazione e di aggiornamento nella pubblica amministrazione, nelle imprese private, così come nelle organizzazioni di istruzione, nelle organizzazioni culturali e nelle ONP. Sapranno svolgere funzioni di facilitazione della comunicazione interpersonale e di referenti per progetti o interventi che coinvolgano differenti soggetti e istituzioni;
Manager e organizzatore di eventi culturali e non-profit
I laureati di questo curriculum svolgeranno attività di organizzatore di eventi culturali e di interventi formativi, di pubbliche relazioni e di sviluppo in ONP. Questo profilo, oltre alle competenze di comunicazione, fornisce conoscenze di base a livello organizzativo per intervenire nei settori dell’istruzione, culturali e non-profit, come comitati, associazioni e consorzi; offre possibilità professionali in organizzazioni pubbliche e private, di istruzione, culturali e per il tempo libero, di responsabile della comunicazione, del fundraising e del marketing; apre inoltre prospettive professionali nell’ambito dell’eventmanagement sia nelle istituzioni pubbliche sia nelle imprese private.
“Scienze della Comunicazione costituisce un importante secondo pilastro per la sede brissinese dell’Università”, ha spiegato il prof. Gerwald Wallnöfer, preside della Facoltà di Scienze della Formazione, nella cui offerta il nuovo corso rientra.
“Si tratta di un corso che nasce forte di un progetto culturale e didattico di ampio respiro”, ha aggiunto la vicepreside Liliana Dozza. “Si basa su alcuni concetti chiave: occupabilità, flessibilità, plurilinguismo e competenze linguistiche del contatto”.
Le linee generali del corso sono state illustrate dal dott. Günther Mathà, direttore dei servizi accademici. L’ammissione al corso di laurea è subordinata alla certificazione della conoscenza di almeno due delle lingue di insegnamento ed al superamento di un colloquio che verifica la cultura generale del candidato, con particolare attenzione alle conoscenze di base nei campi della storia del pensiero, delle scienze sociali e delle istituzioni pubbliche e sociali.
Il corso di laurea in Scienze della Comunicazione plurilingue potrà contare su tre docenti di spicco: Lilli Gruber, europarlamentare e giornalista, Omar Calabrese, intellettuale e professore ordinario di semiotica all'Università di Siena attivo anche in campo giornalistico, Siegfrid J. Schmidt, professore dell’Università di Münster che in Germania ha contribuito in modo significativo alla ricerca nel campo della comunicazione.
Le prescrizioni sono aperte fino al 25 agosto. I posti disponibili sono 60.
cde/22.05.2006