Mettere in rete risorse e contenuti educativi, collegando tra di loro atenei, facoltà e anche singoli docenti. Su questo è intervenuto il prof. Peter Brusilovsky, cattedratico d’informatica all’Università di Pittsburgh e, in questi giorni, visiting professor all’Università di Bolzano.
L’intento – ha spiegato Brusilovsky - è quello di passare da sistemi monolitici, complessi da utilizzare, a sistemi articolati in nodi facilmente accessibili e intercambiabili. “Un contenuto educativo – ha detto - può essere riutilizzato da più sistemi contemporaneamente, anche se diversi tra loro”. Esperto di ipertesti e di ipermedia, Brusilovsky collabora con la facoltà di Scienze e Tecnologie informatiche ad un progetto di ricerca.
All’incontro, trasmesso in videoconferenza con il Learning Lab Lower Saxony dell’Università di Hannover, hanno partecipato oltre ad esperti d’informatica, anche pedagogisti interessati ad esplorare le nuove frontiere tecnologiche dei sistemi d’apprendimento/insegnamento. Tra questi, il prorettore dell’Università di Bolzano, il prof. Johann Drumbl, ordinario della Facoltà di Scienze della Formazione, che da tempo utilizza il web quale risorsa formativa.
Positivo il bilancio anche da parte del responsabile della facoltà di Scienze e Tecnologie informatiche, Johann Gamper, per le sinergie che si vanno intrecciando. I visiting professor – sostiene – sono un corollario dell’internazionalità a cui punta la nostra Università. “Un professore ospite – ha detto – contribuisce alla crescita della facoltà perché dà tanti input nuovi per la ricerca e per la didattica. Inoltre, porta con sé nel mondo il nome dell’Università di Bolzano”.