Luminoso, accogliente e funzionale. Così è parso ai presenti il nuovo complesso universitario di Bressanone in occasione della cerimonia inaugurale celebrata questa mattina. Sanciva il passaggio “in uso” della nuova struttura, che ospiterà la Facoltà di Scienze della Formazione, alla Libera Università di Bolzano: 23.500 metri quadri realizzati in tre anni di lavori a ritmi serrati per un costo complessivo di 67,12 milioni di euro.
La cerimonia, moderata da Ingvild Unterpertinger, si è tenuta in un’aula magna affollata di autorità e di studenti. Il sindaco di Bressanone, Klaus Seebacher, ha espresso l’impegno della città ad integrare nel tessuto sociale l’Università. Non è mancata la benedizione del vescovo, Wilhelm Egger, che ha voluto parlare anche ai non credenti (Gesù quale “insegnante” capace). Spero che la Facoltà di Scienze della Formazione – ha detto – abbia la facoltà di aprirsi alle dimensioni del sapere.
L’assessore Otto Sauer ha ricordato la rete di rapporti oltre confine che avvalorano la scelta d’internazionalità dell’Ateneo. L’assessore Florian Musser, prima di consegnare ufficialmente la “licenza d’uso” al preside della Facoltà (nella foto), ha rimandato alla domanda crescente di formazione. Modernità e orientamento al futuro in presenza, tuttavia, di tradizioni radicate, sono state le parole del presidente, Friedrich Schmidl, per definire al tempo stesso la nuova sede e la società sudtirolese.
Ad un rettore più emozionato del solito, le parole di chiusura. Johann Drumbl ha voluto evocare il significato della presenza di un’università plurilingue per le generazioni future.
La cerimonia si è conclusa con un buffet sulla terrazza dell’ultimo piano. (ap)