Mitgliederversammlung genehmigt Jahresabschluss 2012
„43 Millionen Euro an EU-Mitteln verwaltet die EURAC in diesem Jahr für sich und ihre Forschungspartner. Das ist fast doppelt so viel wie im letzten Jahr“, verkündet EURAC-Präsident Werner Stuflesser den Mitgliedern des Südtiroler Forschungszentrums anlässlich ihrer Jahresversammlung am Freitag, den 24.Mai in der EURAC. „Insgesamt konnten wir unseren Drittmittelanteil im Jahr 2012 auf 55 % steigern – unser höchster Wert bislang“, fährt er fort. So setzten sich im Jahr 2012 die Gesamteinnahmen der EURAC von nicht ganz 19 Millionen zu 8,5 Millionen aus der Grundfinanzierung durch das Land Südtirol Euro und zu 10,5 Millionen aus Drittmitteln zusammen.
35 EU-finanzierte Projekte laufen derzeit an der EURAC. Davon 17 im 7. Forschungsrahmenprogramm, dem Prestige trächtigsten EU-Forschungsprogramm, und 18 Interreg-Projekte. Allein 28 wurden 2012 begonnen. Das bislang größte EU-Projekt Inspire, an dem die EURAC-Ingenieure seit Oktober forschen, zielt darauf ab, die Energieeffizienz in Gebäuden zu steigern. Dabei arbeitet die EURAC mit 24 Partnern in ganz Europa zusammen und verwaltet ein Gesamtbudget von 10,8 Millionen Euro.
Grund für den Erfolg im Wettbewerb um europäische Finanzierungen sei neben den 329 hochqualifizierten Mitarbeitern und einem eigenen Projektbüro, die Wahl der Forschungsthemen selbst: „Wir konzentrieren uns auf Bergforschung, das heißt wir erarbeiten täglich Lösungen, die das Leben von Menschen in Bergregionen besser machen. Wir forschen in Südtirol, unsere EU-Partner tun dies in und für ihre Regionen, gemeinsam kommen wir zu Lösungen, die auf europäischer und internationaler Ebene von großer Bedeutung sind“ , erklärt EURAC-Direktor Stephan Ortner den Zusammenhang zwischen heimischer Forschung und europäischer Dimension. Besonders gepunktet hätte die EURAC dabei durch ihre interdisziplinäre Ausrichtung: „In wenigen Forschungszentren können sich Experten unterschiedlicher Gebiete, wie Raumentwickler und Fernerkundungs-Experten oder Ökologen und Notfallmediziner so unkompliziert austauschen und gemeinsame neue Forschungsansätze entwickeln, wie dies an der EURAC möglich ist.“ Ein großer Vorteil läge bereits in der räumlichen Nähe. Auch wenn die EURAC mittlerweile drei Labore in anderen Stadtteilen beforscht – zwei neue Labore in der Industriezone, eines für Photovoltaik-Technologien und Gebäudekomponenten und ein biomedizinisches Labor sowie das bereits seit 4 Jahren bestehende Labor für antike DNA in Haslach – sind die Wege in Bozen doch um einiges kürzer als in anderen europäischen Realitäten.
„Ein weiteres trägt zum regen interdisziplinären Austausch die funktionierende Unternehmenskultur an der EURAC bei“ , erklären Werner Stuflesser und Stephan Ortner gemeinsam den anwesenden EURAC-Mitgliedern - nicht ohne Stolz. 2012 haben die Mitarbeiter ihrem Arbeitgeber ein gutes Zeugnis ausgestellt. Zum ersten Mal hatte die EURAC am Wettbewerb Great Place to Work (Italiens Beste Arbeitgeber) teilgenommen und in Südtirol auf Anhieb Platz 3 und im italienweiten Ranking Platz 18 erreicht - dies in der Kategorie: Betriebe über 50 Mitarbeiter. In einer anonymen Befragung hatten die Mitarbeiter Angaben zum Arbeitsklima, zum Management, zur Personalführung, zur Familienfreundlichkeit und anderen Themen gemacht.
Für weitere Informationen: Stefanie Franchi, Tel. 0471 055000
L’assemblea dei soci approva il bilancio 2012
43 milioni di euro è l’ammontare complessivo dei fondi europei gestito quest’anno dall’EURAC per finanziare le proprie attività nei progetti ricerca e quelle dei suoi partner. È quasi il doppio dello scorso anno”, annuncia il presidente Werner Stuflesser ai soci del centro di ricerca altoatesino nel corso della assemblea annuale di venerdì 24 maggio. “Nel 2012 la quota dei fondi terzi è salita al 55 per cento, il valore più alto fino a oggi”, continua Stuflesser. Grazie a questi numeri le entrate totali dell’EURAC hanno quasi toccato quota 19 milioni di euro, di cui 8,5 vengono dal finanziamento di base della Provincia autonoma di Bolzano e altri 10,5 appunto dai fondi terzi.
Al momento l’EURAC gestisce 35 progetti europei. 17 sono finanziati dal Settimo programma quadro, il più importante programma di finanziamento dell’Unione, gli altri 18 sono finanziati nell’ambito del programma Interreg. 28 sono iniziati nel 2012 e tra questi il più grande progetto mai elaborato dall’Accademia Europea in veste di capofila. È il progetto Inspire che mira a migliorare l’efficienza energetica degli edifici in tutta l’Europa. Per raggiungere questo obiettivo l’EURAC lavora con 24 partner da tutta Europa e gestisce un budget complessivo di 10,8 milioni di euro.
Oltre alle competenze dei 329 collaboratori altamente qualificati e a un ufficio apposito che li affianca in tutte le fasi del progetto, la scelta dei temi è risultata determinante per il successo nei bandi europei: “Il nostro focus è la ricerca sulla montagna, questo significa che elaboriamo soluzioni che aiutano a vivere bene nei territori montani. Noi ci concentriamo sull’Alto Adige e i nostri partner fanno altrettanto nei loro paesi, coordinando questo lavoro elaboriamo soluzioni significative sia a livello europeo che internazionale”, spiega il direttore dell’EURAC Stephan Ortner sottolineando il rapporto tra la dimensione locale della ricerca e la dimensione europea. Anche l’orientamento interdisciplinare ha contribuito al giudizio positivo dato ai progetti: “Non sono molti i centri come l’EURAC dove pianificatori territoriali, ingegneri, ecologi, medici e altri esperti di ambiti diversi hanno la possibilità di lavorare fianco a fianco e di sviluppare insieme nuovi filoni di ricerca. A nostro vantaggio gioca anche la vicinanza geografica: i nostri laboratori sono in zone diverse della città, ma le distanze a Bolzano sono comunque molto contenute rispetto ad altre realtà europee”. Al laboratorio per il DNA antico di Aslago, si sono aggiunti infatti il laboratorio per i componenti edilizi e le tecnologie fotovoltaiche e il laboratorio di biomedicina, entrambi nella zona industriale di Bolzano.
“Un altro punto di forza all’EURAC è la cultura d’impresa”, spiegano con orgoglio Werner Stuflesser e Stefan Ortner ai soci. Nel 2012 il centro di ricerca ha partecipato al concorso Great Place to Work (il concorso italiano per i migliori ambienti di lavoro): i collaboratori hanno valutato in un questionario anonimo aspetti come il clima di lavoro, il management, la gestione del personale e l’attenzione alla famiglia, e hanno “promosso” il loro datore di lavoro. L’EURAC si è piazzata al terzo posto in Alto Adige e al diciottesimo nella classifica nazionale delle aziende con oltre 50 dipendenti.
Per maggiori informazioni: Stefanie Franchi, Tel. 0471 055000