Freitag, 29. März 2024
Willkommen, Guest
Mobil mitnehmen
verfügbar für
iPhone
,
Android
,
Windows Phone
und
Windows 8 / Windows 10
.
DE
|
IT
|
EN
Menü
News
Universität
EURAC
Klimahaus
Konservatorium 'Monteverdi'
Naturmuseum
Laimburg
TIS
Deutsches Bildungsressort
Philosophisch-Theologische Hochschule
Claudiana
Fraunhofer Institut
Standortagentur Tirol
Veranstaltungen
Universität
EURAC
Klimahaus
Konservatorium 'Monteverdi'
Naturmuseum
Laimburg
TIS
Deutsches Bildungsressort
Philosophisch-Theologische Hochschule
Claudiana
Fraunhofer Institut
Standortagentur Tirol
Presse
Universität
EURAC
Klimahaus
Konservatorium 'Monteverdi'
Naturmuseum
Laimburg
TIS
Deutsches Bildungsressort
Philosophisch-Theologische Hochschule
Claudiana
Fraunhofer Institut
Standortagentur Tirol
Kiosk
Universität
EURAC
Klimahaus
Konservatorium 'Monteverdi'
Naturmuseum
Laimburg
TIS
Deutsches Bildungsressort
Philosophisch-Theologische Hochschule
Claudiana
Fraunhofer Institut
Standortagentur Tirol
Vorlesungen
Fakultät für Informatik
Fakultät für Design und Künste
Fakultät für Wirtschaftswissenschaften
Fakultät für Bildungswissenschaften
Fakultät für Naturwissenschaften und Technik
Sprachenzentrum
Studium Generale
News
IT
Nuovo progetto sulla Lingua Italiana dei Segni (LIS)
EURAC
30.07.2004
Il prossimo autunno l'area Lingua e Diritto dara avvio a un nuovo progetto di ricerca e studio sulla Lingua Italiana dei Segni (LIS)
, grazie al sostegno finanziario del Fondo Sociale Europeo e in collaborazione con la cooperativa
A.L.B.A.
di Torino. L'obiettivo e quello di porre le basi per l'elaborazione di
un dizionario elettronico di base bilingue LIS - italiano, fruibile gratuitamente su Internet
cosi da raggiungere un vasto pubblico e superare i problemi legati alle distanze che, nel caso delle persone sorde, potrebbero costituire un ulteriore grave limite all'acquisizione di informazioni e servizi.
Nello sviluppo pratico dello strumento multimediale si studieranno le soluzioni piu adatte per rappresentare al meglio la lingua dei segni, valutando i sistemi di trascrizione e di visualizzazione attualmente in uso in diverse parti del mondo. Inoltre si vorrebbe tentare una descrizione comparata dei due sistemi linguistici italiano/LIS cosi da fornire un supporto didattico e non solo lessicografico ai sordi che apprendono l?italiano. Per la realizzazione del progetto sara fondamentale il coinvolgimento di informanti sordi di madrelingua LIS da tutta Italia che daranno un contributo prezioso alla realizzazione del progetto attraverso un forum virtuale.
Per ulteriori informazioni:
http://www.eurac.edu/Org/LanguageLaw/projects/index.htm?year=2004&which=389
Chiara Vettori
, Tel. 0471 055124
Isabella Stanizzi
, Tel. 0471 5116
DE
IT
Stimmen aus Europa: Neue ACADEMIA-Ausgabe zum Thema EU-Erweiterung
Un' 'Europa a 25' tra luci e ombre: é fresca di stampa ACADEMIA n. 35
EURAC
07.07.2004
"United in diversity -in Vielfalt vereint", das Motto der europäischen Verfassung ist zugleich Leitmotiv der neuen Ausgabe von ACADEMIA
, die seit heute an der Rezeption der Akademie und online unter
http://www.eurac.edu/press/academia/index_it.htm
erhältlich ist und sich unter dem Titel "Enlarged Europe" mit der erweiterten EU-Formation auseinander setzt.
Vielfältig wie das neue Europa sind die Beiträge der neuen Edition
, denn ACADEMIA lässt vor allem diejenigen zu Wort kommen, die die EU-Erweiterung hautnah erleben: Menschen der alten und der neuen EU-Staaten berichten aus erster Hand über ihr Land, wie auch Menschen aus den Ländern, die noch darauf warten Teil der europäischen Großfamilie zu werden.
Doch haben auch Experten das Wort. Sie erörtern Themen wie
Minderheitenschutz
und die europäische
Sprachenfrage
.
Die Vielfalt in der Einheit zeigt vor allem der europäische Sprachenreichtum. Das "Europa der 25" spricht seit dem 1.Mai 20 offiziell anerkannte Sprachen. Daraus ergeben sich 380 verschiedene Sprachenkombinationen, wollte man bei innereuropäischen Treffen von allen Sprachen in alle Sprachen übersetzen. ACADEMIA gibt Auskunft darüber, inwieweit das polyglotte Europa seine Vielsprachigkeit überhaupt praktizieren kann oder ob es kurz vor einem linguistischen Kollaps steht. Daneben gibt es allerlei Kuriositäten. So erfahren die Leser beispielsweise, wie groß die paneuropäische Computertastatur sein müsste, wollte sie sämtliche Sonderzeichen aller Sprachen Europas umfassen.
An einer Europaerfahrung der etwas anderen Art lassen uns zwei EURAC-Mitarbeiter teilhaben. Günther Rautz und Gabriel von Toggenburg, beide Verfassungsrechtler und Europa bzw.- Minderheitenexperten, tourten in der letzten Aprilwoche per Fahrrad durch
Zypern
, um radelnderweise etwas über die Stimmung auf der geteilten Insel kurz vor dem EU-Beitritt zu "er-fahren". Im Zick-Zack ging es vom griechischen Süden in den türkischen Norden, immer entlang der Green-Line, der innerzypriotischen Grenze, die von nun an nicht nur Zypern selbst teilt, sondern auch EU-Gebiet von nicht EU-Gebiet trennen wird, das hatten die Zyprioten in einem Referendum kurz vor Ankunft der radelnden Beobachter entschieden. In ihrer Reportage geben Rautz und von Toggenburg Antwort auf die Frage: Warum der Süden Zyperns den Norden nicht wollte und warum er diese Entscheidung dann doch bereute.(siehe auch
on-line reportage
)(jr)
Weitere Informationen:
press@eurac.edu
, Tel. 0471 055033
A quattro mesi dalla precedente edizione
é oggi disponibile al pubblico il numero 35 di "ACADEMIA", la rivisita scientifica plurilingue made in EURAC.
Il titolo di copertina
"Enlarged-Europe/Europa allargata"
svela come la maggior parte dei contributi raccolti nella rivista rimandino al tema dell'anno: l'estensione della Ue verso est.
I reportage di ACADEMIA si distanziano tuttavia dalle retoriche delle dichiarazioni ufficiali e delle descrizioni delle cerimonie di stato del 1° maggio. I redattori hanno fatto proprio il motto della nuova Europa, "
Uniti nella diversita
" dando voce agli abitanti dei nuovi paesi membri e di quei paesi che guardano solo da lontano all'Unione, e soprattutto dando voce ai rappresentanti di comunita minoritarie che vivono situazioni di particolare incertezza. Studenti, giornalisti e scienziati di Romania, Slovenia, Russia, Serbia e altri stati ancora commentano l'avvenimento storico, riflettendo in particolare sulla situazione dei loro popoli.
Un altro dei nodi tematici importanti di questo numero e la
questione linguistica
che ha investito l'Europa allargata: abbandonare le sedute parlamentari alla Babele delle 380 combinazioni possibili tra le 20 lingue riconosciute oppure imporre piú o meno arbitrariamente l'inglese?
Un ampio spazio e riservato anche al reportage sulla spedizione sportiva dei due giuristi EURAC, che hanno testimoniato la loro volonta di pace per
Cipro
, zigzagando lungo il confine che divide l'isola nei giorni dell'ingresso nell'Eu della Repubblica del Sud. (Impresa gia accompagnata live da un
diario on-line
dei due ricercatori-atleti)
Nel numero 35 di Academia si trovano infine i servizi speciali dedicati al progetto
Renertec
, il centro di competenza altoatesino per le energie rinnovabili.(vb)
ACADEMIA e distribuzione alla reception dell'EURAC, viale Druso 1 - Bolzano
Oppure si puo scaricare on-line, in formato pdf, all'indirizzo
http://www.eurac.edu/press/academia/index_it.htm
Per ulteriori informazioni
:
press@eurac.edu
, Tel. 0471 055033
IT
EUSCEA: Quando la scienza fa spettacolo
EURAC
06.07.2004
L'assemblea annuale di EUSCEA (European Science Events Association), tenutasi recentemente all'EURAC, ha condotto a riflessioni ottimistiche per il futuro degli eventi scientifici.
Il fenomeno dei festival scientifici e nato circa venti anni in Olanda e da allora e in pieno boom. In Italia la tradizione e stata introdotta dal festival made in EURAC
explOra!,
che per il 2005 riserva altre curiose iniziative.
In tutta Europa si tengono annualmente circa 30 kermesse scientifiche destinate ad aumentare, grazie anche al sostegno di associazioni internazionali quali EUSCEA e grazie soprattutto al finanziamento dell'Unione Europea.
All'incontro bolzanino era presente anche
Kitty Fehringer
, funzionaria dell'Unita di Informazione e Comunicazione della Commissione Europea che ha confermato: «Ogni anno viene finanziato un certo numero di eventi scientifici destinati in particolare al pubblico dei piu giovani, per invogliarli ad avvicinarsi alla scienza con simpatia. Per il 2005 sono stati stanziati 2,6 milioni di euro, ma ancora non si e conclusa la selezione delle proposte». Il trend tuttavia sembra preferire, rispetto agli anni passati, progetti che prevedono la collaborazione di piú paesi, in linea con le politiche di allargamento dell?Unione.
Buone dunque le prospettive per
WONDERS
, il progetto studiato dai soci di EUSCEA: una maratona europea della scienza che prevede un intenso "scambio" di eventi tra paesi partecipanti, per concludersi nel novembre 2005 a Parigi, con la premiazione dello show migliore. In questa rassegna Bolzano giochera le sue carte, dando ad explOra! e alle sue attivita una visibilita internazionale.
Alcuni accademici mostrano talvolta il loro scetticismo nei confronti di questi metodi di comunicazione scientifica. La critica che maggiormente colpisce gli organizzatori di festival scientifici e che con uno spettacolo non si possono trasferire sufficienti informazioni. La risposta di
Peter Rebernik
, segretario generale di EUSCEA, e secca: «Noi non vogliamo insegnare la storia, la fisica o la matematica. E quando vediamo la meraviglia negli occhi dei bambini che sappiamo di essere sulla strada giusta!».
Valentina Bergonzi
Leggi l'intervista completa a Peter Rebernick, segretario generale di EUSCEA.
DE
Eine Reise ins Nachkriegs-Afghanistan
EURAC
21.06.2004
EURAC-Mitarbeiter Günther Rautz reiste Mitte Mai auf Einladung einer Swisspeace-Mitarbeiterin nach Kabul. Der Krieg hat das Land zerstört, aber nicht in die Knie gezwungen.
Es war der 11. September 2001 als ich
Susanne Schmeidl
von der Schweizer NGO Swisspeace in Nepal bei einem Menschenrechtsseminar kennen lernte. Zweieinhalb Jahre nach diesem historischen Tag, der mit dem Angriff auf die Türme des World Trade Centers die Welt verändert hat, sitze ich in einem klapprigen afghanischen Ariana Flugzeug auf dem Weg von New Delhi nach Kabul, wo Susanne Schmeidl zur Zeit arbeitet. Beim Überfliegen der kargen endlos scheinenden afghanischen Gebirgsketten frage ich mich, ob da unten irgendwo Bin Laden mit seinen Al Kaida Kämpfern steckt. Auch einem militärischen Laien wie mir wird sofort klar, warum diese Gebirgsfestung über Jahrhunderte hinweg nicht eingenommen werden konnte.
Nachdem schon die Briten bei dem Versuch das Land an Britisch-Indien anzugliedern, mehrmals scheiterten, mussten auch die sowjetischen Truppen Ende der 1980er Jahre unverrichteter Dinge abziehen. Einen Eindruck, ob die Amerikaner und die Internationale Einsatztruppe der Vereinten Nationen ISAF erfolgreicher sein werden, möchte ich in den nächsten Tagen gewinnen.
Erst einmal die holprige Landung zwischen Sondermaschinen der Vereinten Nationen und Kampfjets der Einsatztruppen überstanden, werden Ankömmlinge am Flughafen den überdimensionalen Lettern "Welcome to Kabul" begrüßt. Nach den üblichen Zollkontrollen und Visaformalitäten winkt Susanne bereits von weitem. Ob ich sie überhaupt erkannt hätte in ihrer Verkleidung, werde ich als erstes gefragt. "Kopftuch, Hose, langes Überkleid ist das Mindeste, was wir westlichen Frauen hier tragen sollten; zum eigenen Schutz wie auch aus Respekt gegenüber der afghanischen Bevölkerung", erklärt sie mir auf dem Weg zum Swisspeace Büro, das sie die letzten beiden Jahre aufgebaut hat.
Swisspeace ist eine NGO, die hauptsächlich von der Schweiz finanziert wird und Hilfsprojekte in Afrika und Asien leitet. Susanne Schmeidl war damals die erste in Kabul; inzwischen hat Swisspeace zwei Häuser in Kabul und eine Menge Mitarbeiter, hauptsächlich Afghanen. Aufgrund seiner innovativen Projekte hat Swisspeace einen hervorragenden Ruf in Afghanistan. Die Amerikaner, die Finnen oder die Böll-Stiftung finanzieren die Projekte mit. Vor allem ihre Aufbauarbeit in den Dörfern fällt auf fruchtbaren Boden. So fungiert eines ihrer Häuser in Kabul, das so genannte Stammesbüro, als Koordinierungsstelle für Stammesführer, die nach Kabul kommen.
"Der enge Kontakt zu den Stämmen ist das Um und Auf für die Projekte vor Ort. Die Veröffentlichung aktueller politischer Landkarten ist gerade in der Abschlussphase. Neben der politischen Gliederung des Gebietes zeigen wir auch das Stammesgebiet, das meist mit den politischen Grenzen nicht übereinstimmt. Wir zeigen außerdem, wo nach wie vor Kampfhandlungen stattfinden, wo die Amerikaner stationiert sind oder wo Al Kaida Kämpfer vermutet werden", sagt Schmeidl. Auch Ministerpräsident Hamid Kasai und die wichtigsten Sponsoren seien zu ihren Veranstaltungen gekommen.(gr)
Im Bild
: Susanne Schmeidl von der Schweizer NGO Swisspeace mit deutsch-afghanischen Mädchen.
Stadt-Land
Geschichte im Zeitraffer
Photo Gallery
Weitere Informationen
:
Günther Rautz
; tel. 0471 0550210
DE
IT
Biomedizinische Forschung in Südtirol
Verso un centro di ricerca biomedica in Alto Adige
EURAC
09.06.2004
Eine Delegation der EURAC und der Provinz besucht das wissenschaftliche Institut San Raffaele in Mailand.
Landesrat
Otto Saurer
, Landesrätin
Luisa Gnecchi
, Ressortdirektor
Florian Zerzer
, EURAC-Präsident
Werner Stuflesser
und EURAC-Bereichsleiter Peter Pramstaller besuchten vergangene Woche das
San Raffaele Mailand
, eines der größten Zentren für biomedizinische Forschung in Europa. Ziel war es, wie auch schon beim Besuch des Forschungszentrums Berlin Buch vergangenen März, Kontakte für den Ausbau der biomedizinischen Forschung in Südtirol zu knüpfen. Zwei bis drei weitere Themen, die eng mit den lokalen Bedürfnissen verknüpft seien, so "Innovationslandesrätin" Luisa Gnecchi, und Südtirol habe das Potential auch als Forschungsstandort in der Biomedizin auf dem internationalen Parkett ein Wörtchen mitzureden. Landesrat Otto Saurer und Ressortdirektor Florian Zerzer sind ebenfalls eifrige Verfechter für den biomedizinischen Aufschwung, "nur müsse die Forschung mit dem gesundheitswesen Hand in Hand gehen", so LR Saurer. Mit dem EURAC Bereich "Genetische Medizin" sei es bereits gelungen ein Nischenthema in der Forschung zu besetzen, so EURAC-Präsident Werner Stuflesser. Innovationen sollten in erster Linie lokalen Nutzen zeigen. Berlin Buch und San Raffaele Mailand unterstützen Südtirols Vorhaben, die biomedizinische Forschung auszubauen.
Weitere Informationen
:
Peter Pramstaller
, Tel. 0471 055501
Una delegazione dell'EURAC e della Provincia in visita all'Istituto scientifico universitario San Raffaele di Milano.
L'assessore
Otto Saurer
, l'assessora
Luisa Gnecchi
, il direttore di dipartimento
Florian Zerzer
, il presidente dell'EURAC, Werner Stuflesser, e il direttore scientifico dell'area
Medicina genetica
dell'EURAC,
Peter Pramstaller
, hanno visitato la scorsa settimana
l'Istituto scientifico universitario San Raffaele di Milano
, uno dei maggiori centri di ricerca biomedica in Europa.
Il sopralluogo si inserisce nel solco di un'iniziativa gia avviata nello scorso marzo con la visita della delegazione al Berlin Buch: lo scopo e quello di allacciare contatti per costituire un centro di ricerca biomedica all'avanguardia anche in Alto Adige.
L'assessore Otto Saurer ha commentato: "La ricerca e la sanita pubblica rappresentano due facce della stessa medaglia e pertanto la ricerca applicata deve essere fortemente incentivata".
Il presidente dell'EURAC ha sottolineato in particolare il ruolo dell'area di ricerca Medicina genetica del proprio istituto: "Grazie ai progetti avviati dai nostri collaboratori siamo gia riusciti ad approfondire lo studio di un tema di nicchia". Fa eco l'assessora per l'Innovazione e la ricerca, Luisa Gnecchi: "Aggiungendo al tessuto esistente ancora alcune tematiche di studio collegate alle esigenze locali, l'Alto Adige potrebbe esprimere il proprio potenziale sul panorama internazionale della ricerca biomedica". Posizione condivisa anche da Florian Zerzer e dal resto della delegazione.
Tali innovazioni devono prima di tutto ottenere riscontro sulla qualita della vita in Alto Adige ed in questa direzione il Berlin Buch e l'Istituto scientifico universitario San Raffaele di Milano intendono sostenere la costituzione di un locale centro per la ricerca biomedica.
Per ulteriori informazioni
:
Peter Pramstaller
Tel. 0471 055501
EN
Bolzano/Bozen Declaration on the protection of minorities in the enlarged European Union
EURAC
07.06.2004
"Respect for and protection of minorities" comprises one of the prominent Copenhagen criteria which candidate countries to the European Union have had to fulfill in the past decade. Various pre-accession instruments have served to streamline candidates' attitude vis-à-vis their minorities.
In the EU's internal sphere, however, this topic has remained very much a non-topic.
Will minority protection vanish from the EU "scene" once the candidate states acquire full EU membership?
In response to this question, the Local Government and Public Service Reform Initiative (LGI) of the Open Society Institute (OSI) and the European Academy Bolzano (EURAC) organized
"Minority Protection and the EU: The Way Forward."
This conference was hosted by EURAC in Bolzano/Bozen/Bulsan, Italy, January 30-31, 2004, and co-sponsored by LGI and the European Commission. The conference joined a range of experts, policymakers, and NGO representatives to address how the importance of the integration and protection of minorities (which are acknowledged at the political level)could be transformed into concrete legal instruments inside the framework of the newlyenlarged and re-designed European Union.
This declaration is an additional outcome of the conference and forms an integral part of the conference proceedings. It comprises a package of policy proposals for an enlarging EU in the area of minority protection
. The declaration builds on a rising policy consensus that the Union -in addition to the member states, the Council of Europe, and the OSCE- has to play a certain role when it comes to the protection of European minorities. Nevertheless, the declaration takes account of the special nature of the EU, the principle of subsidiarity, the danger of possible duplications, and the existing diversity of approaches regarding minorities. Though neutral in its opinion, the declaration highlights what is politically and legally possible within existing policy and demonstrates how the protection of minorities can be strengthened in a consistent manner. It reflects the issues and views raised and discussed at the conference in Bolzano/Bozen/Bulsan.
Full text of the declaration on the Internet at
:
http://www.eurac.edu/Org/Minorities/Celd/Projects/
Pecede/Policy_Recommendations.htm
For further information
:
Gabriel von Toggenburg
, Tel. 0471 055 215
DE
IT
Tätigkeitsbericht der EURAC 2003/2004
Rapporto attività dell'EURAC 2003/2004
EURAC
07.06.2004
Der Tätigkeitsbericht der EURAC 2003/2004 ist jetzt verfügbar.
(see attachment)
E ora disponibile il rapporto sulle attivita dell'EURAC 2003/2004.
(see attachment)
Hier klicken, um den Anhang zu öffnen
1
99
100
101
102
103
104
105