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EURAC
IT
Corso di introduzione alla linguistica dei corpora
EURAC
06.07.2005
L’istituto di Comunicazione Specialistica e Plurilinguismo
e impegnato da anni in una serie di ricerche legate all’apprendimento e all’uso linguistico cosi come all’elaborazione di nuovi materiali per l’apprendimento linguistico. L’interazione lingua-computer rappresenta un aspetto importante di questa attivita, allo scopo di scandagliare le possibili applicazioni delle nuove tecnologie all’apprendimento linguistico e allo sviluppo di nuovi materiali.
A questo si lega anche l’applicazione degli attuali sviluppi nel campo della linguistica computazionale e della
linguistica dei corpora
. Quest’ultima ha avuto proprio negli ultimi decenni un enorme sviluppo, proprio grazie all’interazione col supporto informatico, mostrando ben presto enormi potenzialita: il computer permette di creare grandi raccolte di testi, scritti e orali, e di compiere una serie di analisi delle varie componenti testuali in maniera estremamente precisa e veloce.
L’esigenza di approfondire le proprie competenze nella creazione e nell’elaborazione dei corpora, in stretto collegamento con le proprie attuali e future attivita di ricerca e studio, ha portato l’Istituto ad organizzare un
corso interno
di
'Introduzione alla linguistica dei corpora'
che si e tenuto
mercoledí 6 e giovedi 7 luglio
all’EURAC. Il corso e stato tenuto dalla
Dott.ssa Silvia Bernardini
della
SSLMIT
di Forli (Bo).
Programma del corso:
- Breve introduzione alla linguistica dei corpora: nozioni storiche e teoriche,
- Tipi di tassonomie
- Corpus design e consultazione in ambiente MS Windows
Parte pratica:
Costruzione di un corpus e ricerca con wordsmith tools
- Introduzione all’annotazione (TEI and CES)
- Web corpora – Costruzione semi-automatica di corpora dal web
Parte pratica:
Costruzione automatica di un corpus tramite il il bootcat toolkit
- Introduzione agli strumenti per la consultazione di corpora (ambiente Unix) e ai principi della Corpus linguistics (collocazioni, prosodie semantiche ecc.)
Parte pratica:
Indicizzazione e ricerca all’interno del corpus con l’ausilio di CWB/CQP
- Corpora paralleli, allineamento, panoramica dei corpora attualmente consultabili
Parte pratica:
Esercitazioni con l’ausilio di cwb/cqp (Unix)
Esercitazioni con l´ausilio di Paraconc (Windows)
Stesura di un abstract e preparazione di una presentazione power-point per una conferenza
Per ulteriori informazioni:
Isabella Ties
DE
IT
MONITRAF: Neue Homepage zum Transitverkehr in den Alpen
MONITRAF: Il progetto di ricerca sul traffico stradale nell’arco alpino è ora online
EURAC
23.06.2005
Wie wirkt sich der Straßenverkehr auf den Alpen-Transitrouten auf Mensch, Umwelt und Wirtschaft aus? Was kann die Lebensqualität im Alpenraum verbessern? Und welchen Einfluss kann die Politik auf den Transitverkehr nehmen?
Solche und ähnliche Fragen stehen im Mittelpunkt des alpenweiten Forschungsprojektes
MONITRAF
– "Monitoring of road traffic related effects in the Alpine Space and common measures", an dem das EURAC-
Institut für Regionalentwicklung
mitarbeitet.
Eine eigene Projekthomepage bietet ab sofort Informationen zu Themen des Verkehrs im Alpenraum. Unter
www.monitraf.org
finden Interessierte auch entsprechende Publikationen, zahlreiche Links und aktuelle Events zum Bereich des Verkehrs.
Auf den Internetseiten werden die Ergebnisse wissenschaftlicher Studien und Analysen zugänglich gemacht. Diese beinhalten die Auswirkungen des alpenquerenden Straßenverkehrs entlang der vier Transitkorridore Brenner, Fréjus, Gotthard und Mont-Blanc. In einem ersten Schritt erfolgt die Messung der Auswirkungen in den jeweiligen Ländern. Darauf aufbauend werden vergleichende Analysen durchgeführt. Am Ende der Projektlaufzeit stehen gemeinsam erarbeitete Maßnahmen zur Verbesserung der Lebensqualität im gesamten Alpenraum. Dies bedeutet auch, dass eine Verbesserung an einer Verkehrsachse nicht zu Belastungen an einer anderen Achse führen darf.
Das Projekt erstreckt sich bis zum Jahr 2008 und verbindet Partner aus Italien, Österreich, Frankreich und der Schweiz.
MONITRAF wird von der EU im Rahmen des INTERREG III B Alpine Space Programms unterstützt.
Für weitere Informationen:
Sandra Lange
, Tel. 0471 - 055 324 wie auch unter
www.monitraf.org
Quali sono gli effetti del traffico stradale lungo i corridoi di transito dell’arco alpino? In che modo le condizioni politiche e legali influiscono sul traffico stradale? E in che modo e possibile ridurre gli effetti negativi del traffico stradale per migliorare le condizioni di vita dell’area alpina?
Queste sono le domande alla base di
MONITRAF
"Monitoring of road traffic related effects in the Alpine Space and common measures", il progetto di ricerca che
l’Istituto per lo Sviluppo Regionale
dell’EURAC sta realizzando in collaborazione con partner da Austria, Italia, Francia e Svizzera.
Tutte le informazioni riguardanti il progetto, cosi come la documentazione relativa al traffico nell’arco alpino, compresi pubblicazioni, links ed eventi sono ora disponibili sul
sito internet di MONITRAF
.
I risultati delle singole ricerche saranno di volta in volta pubblicati nel sito internet, insieme ai dati relativi agli effetti del traffico lungo i quattro principali corridoi di transito dell’area transalpina (Brennero, Fréjus, San Gottardo e Monte Bianco), agli indicatori utilizzati per l’attuazione del monitoraggio e ad una banca dati delle norme legali in vigore. Il sito internet dispone inoltre di una piattaforma intranet sulla quale i partner potranno lavorare insieme nelle varie fasi di sviluppo del progetto.
Ad una prima fase di raccolta dei dati nelle singole regioni, seguira una seconda fase con analisi comparate che porteranno alla fine del progetto alla definizione di misure comuni in materia di traffico capaci di garantire un miglioramento della qualita di vita in tutto l’arco alpino. La definizione di tali misure dovra percio tener conto anche dell’impatto nelle aree circostanti, al fine di evitare l’eventuale aggravarsi della situazione del traffico lungo gli altri assi stradali.
Il progetto, finanziato dall’UE all’interno del programma INTERREG III B, terminera nel 2008.
Per ulteriori informazioni:
Sandra Lange
, tel. 0471 - 055324 e sul sito
www.monitraf.org
DE
IT
Tätigkeitsbericht 2004/2005 bei Mitgliederversammlung vorgestellt
Il resoconto delle attività del 2004 presentato all'assemblea annuale dei soci.
EURAC
16.06.2005
10 Institute, 120 Mitarbeiter und ein Netzwerk aus über 100 Forschungspartnern in Europa und Übersee: Die Europäische Akademie (EURAC) kann auf ein erfolgreiches Forschungsjahr 2004 zurückblicken. Dies ist das Resümee der diesjährigen Vollversammlung der Mitglieder, die am Montag, den 13. Juni stattfand. Unter Beisein von Landesrat Otto Saurer, wie auch von Vertretern der Universität, von Vereinen, Verbänden und der Handelskammer präsentierte die EURAC Bilanz und Tätigkeitsbericht des vergangenen Forschungsjahres. „Es freut mich sehr, dass die EURAC-Forschung auch international so gefragt ist“, erklärte Landesrat Saurer in seiner Ansprache, „47% der Gesamtfinanzierungen stammen aus Drittmitteln bzw. Forschungsaufträgen. Dass davon ein wichtiger Teil aus den Töpfen der EU kommt, ist ein Zeichen für die hohe Qualität und die internationale Aktualität der EURAC-Studien.“ Um international konkurrenzfähig zu bleiben, hatte die EURAC Ende vergangenen Jahres eine interne Umstrukturierung vorgenommen. Den bisherigen fünf Forschungsbereichen wurden 10 Institute zugeordnet. „Die strukturelle Neuorganisation war notwendig, um den verschiedenen Forschungsschwerpunkten mehr Profil zu verleihen und flexibler auf die Erfordernisse des internationalen Wissenschaftsmarktes reagieren zu können“, erläuterte EURAC-Präsident Werner Stuflesser. Erstmals präsentierten die neuen Institutsleiter selbst die Tätigkeiten ihrer Institute im Forschungsjahr 2004. Weiter auf der Tagesordnung stand die Genehmigung des Jahresabschlusses 2004.
Für weitere Informationen:
Tätigkeitsbericht 2004/ 2005 (pdf)
10 istituti, 120 collaboratori e una rete di contatti che conta piu di 100 partner in Europa e oltreoceano: l’attivita di ricerca dell’EURAC registra un 2004 di segno positivo.
Questa la sintesi dell’Assemblea annuale dei soci che si e tenuta lunedi pomeriggio all’EURAC. Alla presenza dell’Assessore Otto Saurer e di alcuni rappresentanti dell’universita, della camera di commercio e di altre associazioni, l’EURAC ha presentato il bilancio e il resoconto dell’attivita dell’anno 2004. "Sono molto contento che l’attivita di ricerca dell’EURAC sia cosi richiesta ed apprezzata anche a livello internazionale", ha affermato l’assessore Otto Saurer nel suo discorso "il 47% del finanziamento complessivo proviene da fondi terzi e in particolare da attivita di ricerca finanziate da terzi. Il fatto che buona parte di questi soldi venga dalle casse dell’Unione Europea e un segno dell’alta qualita e del livello internazionale degli studi svolti dall’EURAC". Tra i punti all’ordine del giorno, oltre all’approvazione del bilancio del 2004, la presentazione dei nuovi istituti: "Questa riorganizzazione strutturale era necessaria per dare un maggiore profilo ai vari settori della ricerca e reagire con maggiore flessibilita al mercato scientifico internazionale" ha spiegato Werner Stuflesser, Presidente dell’EURAC.
Per ulteriori Informazioni:
Le attivita del 2004/2005 (pdf)
DE
IT
Fotowettbewerb AlpConFoto: "Wie siehst du die Alpen?"
Concorso fotografico: E tu come le vedi?
EURAC
08.06.2005
Noch bis 31.August 2005 lädt das
EURAC-Institut für Regionalentwicklung
Alpenbewohner und –besucher ein, ihren Eindruck der Alpen fotografisch festzuhalten und darzustellen. Der einzigartige Kultur- und Lebensraum der Alpenregion wird von den Menschen in unterschiedlichster Weise erlebt. Der Fotowettbewerb
AlpConFoto
möchte diese unterschiedlichen Wahrnehmungen einfangen. Er fordert die Teilnehmer auf, ihre individuelle Sichtweise der Alpen in Form einer fotographischen Erzählung zu dokumentieren. Dabei sollen verschiedene Aspekte eines Ortes bzw. einer besonderen oder alltäglichen Lebenssituation im Alpenraum festhalten werden.
Der Wettbewerb wird mit Unterstützung der Autonomen Provinz Bozen realisiert und wendet sich an Personen ab 16 Jahren, die nicht beruflich als Fotografen tätig sind. Der Beitrag soll aus 4 bis 6 Bildern mit einem kurzen Begleittext bestehen. Die Teilnahme ist kostenlos, die vier besten Beiträge erhalten einen Geldpreis. Einsendeschluss ist der 31.08.2005.
AlpConFoto unterstützt die Ziele der
Alpenkonvention
und steht unter der Schirmherrschaft des italienischen Umweltministeriums.
Termin:
Einsendeschluss 31.08.2005
Für weitere Informationen:
www.eurac.edu/alpconfoto
Continua fino al 31 agosto il concorso fotografico organizzato
dall’Istituto di sviluppo regionale
dell’EURAC. Le Alpi sono uno spazio culturale e naturale unico e vengono vissute dalle singole persone in modi molto diversi tra loro. Il concorso AlpConFoto cerca di cogliere queste diverse percezioni e invita percio i partecipanti a documentare le proprie personali sensazioni in un racconto fotografico. Si tratta di illustrare i diversi aspetti dell’identita di un luogo o di riportare un’esperienza di vita, sia essa speciale o quotidiana, legata all’ambiente alpino.
Il concorso fotografico si rivolge a tutte le persone d’eta superiore ai 16 anni, che non svolgono attivita di fotografo professionista. La sequenza fotografica dovra essere composta da 4 a 6 immagini accompagnate da un breve testo d’introduzione. La partecipazione e gratuita e saranno premiati i primi quattro classificati. Termine ultimo per la presentazione degli elaborati e il 31.08.2005.
Questo concorso si ispira agli obiettivi della
Convenzione delle Alpi
, un accordo internazionale per lo sviluppo sostenibile dell'arco alpino.
Appuntamento:
Scadenza 31 agosto 2005
Per ulteriori informazioni:
www.eurac.edu/alpconfoto
DE
IT
AlpNaTour: Naturschutz und Tourismus in Natura-2000-Gebieten
AlpNaTour: Protezione della natura e Turismo nei siti Natura 2000
EURAC
06.05.2005
Um Naturschutz und Tourismus in
Natura-2000-Gebieten
geht es im jüngst gestarteten Forschungsprojekt
AlpNaTour
, gefördert im Interreg III B Programm
Alpine Space
.
In diesem Projekt arbeitet das
Institut für Regionalentwicklung
gemeinsam mit Experten aus Deutschland, Österreich und Slowenien. Ende April trafen sich die Partner zu einem Workshop an der Universität für Bodenkultur in Wien. Dabei wurden die einzelnen Projektmodule und die nächsten Schritte diskutiert.
Wie bekommt man alpine Kalkrasen, Gletscherschutz, Steinadler und Frauenschuh auf der einen Seite und Erholungssuchende auf der anderen Seite unter einen Hut oder besser auf einen Berg? Mit der Frage, wie diese Konflikte in den Natura-2000-Gebieten im Alpenbogen entschärft werden können, beschäftigt sich das internationale Forschungsprojekt AlpNaTour. Ziel des Projektes ist es Lösungsstrategien zu erarbeiten, um den notwendigen Schutz in den Natura-2000-Gebieten garantieren zu können und die Interessen von Freizeit und Tourismus soweit möglich darauf abzustimmen. Die erarbeiteten Ansätze werden in verschiedenen Pilotgebieten im gesamten Alpenbogen einem Praxistest unterzogen.
In ganz Europa stellt der Schutz der biologischen Vielfalt eine große Herausforderung dar. Dabei spielt der Alpenbogen eine besondere Rolle. Die Alpen sind Lebens- und Rückzugsraum für zahlreiche bedrohte Tier- und Pflanzenarten. Gleichzeitig gehört der Alpenraum zu den attraktivsten Freizeit- und Erholungsregionen Europas. Allein die Nächtigungszahlen belaufen sich in dieser Region auf rd. 500 Mio. im Jahr.
Mit der Ratifizierung der europäischen Flora-Fauna-Habitat-Richtlinie (92/43/EWG) haben sich die Staaten der Europäischen Union verpflichtet, verstärkt Verantwortung für das europäische Naturerbe zu übernehmen. Zu diesem Zweck wird das europäische Gebietsnetz Natura 2000 eingerichtet. Dieses ökologische Netz umfasst naturschutzfachlich wertvolle Gebiete. Die zuständigen Behörden sind verpflichtet, die ausgewiesenen Gebiete und die dort vorkommenden Lebensräume und Arten in einen guten Erhaltungszustand zu bewahren.
Zumeist sind Natura-2000-Gebiete auch für Erholungssuchenden besonders attraktiv. Konflikte zwischen den Notwendigkeiten des Naturschutzes und Ansprüchen der Erholungssuchenden sind in den Gebieten somit sehr wahrscheinlich. In Natura-2000-Gebieten dürfen diese Konflikte nicht zu Lasten des Naturzustandes gehen. Demnach ist auch die Skepsis im Tourismussektor gegenüber dem Gebietssystem verständlich.
Beim Workshop in Wien ging es darum, die konkrete Vorgehensweise für die Abwicklung des Forschungsprojektes abzuklären. Im Vordergrund stand die Diskussion um Managementpläne, die die Anliegen von Freizeit und Tourismus berücksichtigen und die Vertreter des Fremdenverkehrssektors angemessen ins Management einbinden. Als mögliche Pilotgebiete wurden für den italienischen Alpenbogen die beiden Natura-2000-Gebiete "Ortler-Madatschspitze" sowie "Chavalatschalm" im Nationalpark Stilfserjoch ausgewählt.
Für weitere Informationen:
Sarah Fee Klever
, Tel: 0471 055 322
Natura e turismo nei siti
Natura 2000
: questo il tema alla base del nuovo progetto di ricerca
AlpNaTour
che
l’Istituto per lo Sviluppo Regionale
realizza in collaborazione con esperti provenienti da Germania, Austria e Slovenia. Il progetto e finanziato dal programma INTERREG IIIB
Alpine Space
.
In che modo prati alpini, ghiacciai, aquile reali e scarpette di venere possono combinarsi con gruppi di turisti alla ricerca di svago sulle nostre montagne? Questo uno dei quesiti cui il progetto di ricerca internazionale AlpNatour cerchera di dare una risposta, prendendo in considerazione in particolar modo i siti Natura 2000 presenti nell’arco alpino. Il progetto si pone come obiettivo quello di individuare strategie che tengano conto degli interessi del turismo garantendo al tempo stesso il buono stato di conservazione dei siti Natura 2000. Le strategie elaborate verranno poi testate in diverse aree pilota nell’arco alpino.
La protezione della biodiversita rappresenta una priorita per tutta l’Europa e per l’arco alpino in particolar modo. La regione e considerata una delle aree piu importanti del patrimonio naturalistico dell’intero continente. Qui vivono infatti numerose specie floristiche e faunistiche in pericolo di estinzione. Al tempo stesso, l’arco alpino e pero anche una delle aree piu attrattive per il turismo e il tempo libero. Il numero di pernottamenti nell’arco alpino supera i 500 mio. l’anno.
La ratifica della direttiva europea “Habitat” (CEE 92/43), con cui gli Stati Europei si sono impegnati per la tutela del patrimonio naturale europeo, ha portato alla costituzione di una rete ecologica europea denominata “Natura 2000”. “Natura 2000” e una rete di aree con un alto valore naturalistico, per le quali le amministrazioni responsabili sono chiamate ad impegnarsi attivamente per mantenere gli habitat e le specie presenti in un buon stato di conservazione.
Data la loro bellezza, i siti Natura 2000 sono pero nella maggior parte dei casi anche mete di grande interesse turistico. Inevitabili sono percio i conflitti tra le necessita della protezione dell’ambiente naturale da un lato e le esigenze del tempo libero e del turismo dall’altro. Questo spiega anche in parte lo scietticismo con cui il settore del turismo guarda al sistema Natura 2000.
Le modalita concrete di sviluppo del progetto sono state definite durante questo workshop, che ha posto al centro dell’attenzione la necessita di definire piani di gestione Natura 2000 che tengano conto anche delle necessita del turismo e del tempo libero. Come possibili aree-pilota dell’arco alpino italiano sono stati scelti i siti Natura 2000 Ortles- Monte Madaccio e l’Alpe di Cavallaccio nel Parco Nazionale dello Stelvio.
Per ulteriori informazioni:
Sarah Fee Klever
, Tel. 0471 055 322
IT
Istituto per il Management Pubblico: Progetti per lo sviluppo di approcci alla qualità nelle amministrazioni pubbliche in Alto Adige
EURAC
05.05.2005
Da tempo
l’Istituto per il Management Pubblico
dell’EURAC sostiene e accompagna le pubbliche amministrazioni in Alto Adige nell’introduzione di approcci manageriali e nello sviluppo di soluzioni innovative, capaci di rispondere alle esigenze di cittadini e imprese. Tra queste, la collaborazione con il
Comune di Bolzano
, da anni impegnato in un processo di miglioramento continuo delle proprie performance nell’ottica del
modello EFQM
per l’eccellenza (modello di gestione totale della qualita). La tensione verso lo sviluppo di una visione integrata del sistema locale ha condotto ultimamente il Comune all’elaborazione di un piano strategico di sviluppo della citta. Con il progetto
'Idee 2015 Pensare la Citta'
l’amministrazione comunale ha realizzato un’analisi dei punti di forza e di debolezza della citta e delle opportunita di sviluppo e crescita della popolazione. L’innovativita del progetto risiede, tra l’altro, nell’attiva partecipazione dei cittadini allo sviluppo della loro citta attraverso proposte e idee di progetto che saranno poi valutate dall’amministrazione pubblica e, se validate, inserite nel Piano di gestione economica del 2006.
Sempre nell’ottica dell’orientamento alla qualita si muove
l’Azienda Servizi Sociali Bolzano (ASSB),
che nel corso del 2004 si e avvalsa della competenza scientifica dell’Istituto per il Management Pubblico per attuare un processo di autovalutazione dell’organizzazione secondo il
'Common Assessment Framework' (CAF),
uno strumento guida in grado di orientare l’organizzazione verso logiche di gestione della qualita per il perseguimento dell’eccellenza. L’autovalutazione mediante il CAF permette di evidenziare i punti di forza e di criticita dell’organizzazione, al fine di progettare e attuare interventi di miglioramento in modo coerente con la missione istituzionale e con gli obiettivi strategici dell’organizzazione.
A conferma della buona riuscita di entrambe le iniziative giungono gli ambiti riconoscimenti che le due istituzioni si sono aggiudicate in occasione del
Forum PA 2005
. Nell’ambito del Premio Sfide 2005 'Dalla buona pratica alla buona amministrazione' promosso dal Forum, il Piano di Sviluppo Strategico della Citta di Bolzano si aggiudica quest’anno il 'Premio Award di Eccellenza', mentre l’indagine sul benessere organizzativo avviata dall’ASSB si e confermata tra le 10 migliori prassi in Italia. Si tratta di un risultato quanto mai lusinghiero che giunge ad incoraggiamento e conferma degli sforzi singolarmente compiuti da entrambe le amministrazioni bolzanine per migliorare la qualita dei servizi e recuperare efficienza.
DE
IT
Neue Marke für Verkehrsprojekt MONITRAF
Nuovo logo per il progetto sul traffico - MONITRAF
EURAC
18.04.2005
Ein eigenes Projektlogo hat ab nun
MONITRAF
– ein mit INTERREG-Mitteln gefördertes Projekt im Alpenraum. Die Logoentwicklung hat das
EURAC-Institut für Regionalentwicklung
ausgeschrieben und betreut. Darin enthalten auch eine detaillierte Festlegung der Bewertungskriterien und die Auswahl in Abstimmung mit allen beteiligten Projektpartnern.
MONITRAF untersucht die Auswirkungen des alpinen Straßenverkehrs und entwickelt gemeinsame Maßnahmen zu einer nachhaltigeren Verkehrsstrategie im Alpenraum.
Für weitere Informationen:
Flavio Ruffini
, Tel. 0471 - 055 310
Sandra Lange
, Tel. 0471 - 055 324
MONITRAF
, un progetto sostenuto da fondi INTERREG per lo Spazio Alpino, ha da oggi un proprio logo.
L’Istituto per lo Sviluppo Regionale
dell'EURAC ha curato la sua nascita e il suo sviluppo sulla base di una dettagliata definizione di criteri di valutazione e di scelta. Il logo e il risultato della sintonia tra tutti i partner del progetto.
MONITRAF esamina gli effetti del traffico nelle zone alpine e sviluppa misure comuni per ottenere una strategia per un traffico piu sostenibile nello Spazio Alpino.
Per ulteriori informazioni:
Flavio Ruffini
, Tel. 0471 - 055 310
Sandra Lange
, Tel. 0471 - 055 324
DE
IT
Start des Interreg IIIc-Projektes Language Bridges
Lancio di un progetto Interreg sul plurilinguismo
EURAC
16.12.2004
„Warum lernen manche Menschen leicht eine neue Sprache, während andere sich abmühen? Wieso gibt es Leute, die von einer Sprache nichts wissen wollen, während sich andere dafür begeistern? Wir vermuten, dass Überzeugungen und Einstellungen eine zentrale Rolle spielen. Der Erfolg beim Sprachenlernen beginnt im Kopf und im Bauch“ umreißt
Mathias Stuflesser
(
Institut für Fachkommunikation und Mehrsprachigkeit
) die Grundthematik des kürzlich von der EU bewilligten Interreg IIIc-Projekts, das im Januar an der EURAC starten wird.
In einem Jahr, das durch die EU-Erweiterung, die Verabschiedung der gemeinsamen europäischen Verfassung und nicht zuletzt durch den 15.Jahrestag des Berliner Mauerfalls ganz im Zeichen von Grenzabbau und Integration steht, wird das Institut für Fachkommunikation und Mehrsprachigkeit mit dem Projekt „
Language Bridges
“ sprachliche Brücken schlagen. Das Kooperationsprojekt zwischen sechs europäischen Forschungsinstitutionen zielt auf sprachliche Verständigung sowohl innerhalb als auch zwischen Regionen mit mehreren Sprachgruppen. Die künftigen EURAC-Partner stammen aus allen Teilen Europas, aus Navarra (Spanien), Regio Basilensis (Schweiz), Lublin (Polen), Ostmakedonien- Thrakien (Griechenland) und dem Elsass (Frankreich). „Im Vordergrund des Projekts wird der direkte Dialog mit Wissenschaftlern stehen, welche mehrsprachige Realitäten erforschen, wie wir es hier in Südtirol tun. Es geht darum, den Forschungsstand der anderen kennen zu lernen, die eigenen Kenntnisse zu erweitern und gemeinsame künftige Ziele zur Förderung der soziokulturellen Integration in Grenzregionen festzulegen“ so
Andrea Abel
, gemeinsam mit Matthias Stuflesser Leiterin des Projekts. Dabei wird jeder Partner von den Forschungsergebnissen der anderen profitieren können. „Polen ist vor allem daran interessiert, neue Sprachtechnologien kennen zu lernen, Navarra möchte in erster Linie über den offiziellen Sprachenstatus, wie wir ihn hier in Südtirol haben, informiert werden“ erklärt Andrea Abel. Und wo liegen die Südtiroler Bedürfnisse? „Besonders interessieren uns neue Methoden zur Erforschung von Spracherwerb sowie zur Einstellung der Sprecher zu ihrer Erst- und Zweitsprache. In Language Bridges wollen wir gemeinsam nachforschen, wie Überzeugungen und Einstellungen die Kommunikationsfähigkeit beeinflussen. Wenn wir dabei ein paar Möglichkeiten aufspüren können, die das Sprachenlernen angenehmer oder effizienter machen, dann hat sich das Projekt gelohnt.“, so Stuflesser. Neben dem Dialog mit Wissenschaftlern, soll auch die Diskussion mit der breiten Öffentlichkeit sowie mit Vertretern aus Politik und Wirtschaft gesucht werden. Ziel ist es, in der Bevölkerung das Bewusstsein zu stärken, dass sprachliche Vielfalt in einem vereinten Europa kulturellen Reichtum und nicht zuletzt wirtschaftlichen Nutzen bedeutet.
Weitere Informationen:
Andrea Abel
, , Tel. 0471 055121
Mathias Stuflesser
, Tel. 0471 055126
«Non ci si puo fare nulla. Imparare una lingua va al di la dell’applicazione e dello studio; e prima di tutto una questione di pelle. Convinzioni inconsce e pregiudizi latenti vincolano pesantemente le nostre capacita di apprendimento»; queste le parole con cui
Mathias Stuflesser
, ricercatore dell’
Istituto di comunicazione specialistica e plurilinguismo
, introduce la nuova ricerca “
Language Bridges
”, svolta nell’ambito dei progetti Interreg IIIC e finanziata dall’Unione Europea.
A breve esperti di linguistica di sei diversi istituti europei si confronteranno sul tema del plurilinguismo e particolarmente del plurilinguismo in aree di confine popolate da gruppi di madrelingua differente: cosa stimola l’apprendimento di una seconda lingua? Cosa l’ostacola? Quali barriere incondizionate possono sorgere? Come superarle?
Nel progetto saranno coinvolti studiosi di centri di ricerca della Navarra (Spagna), di Regio Basilensis (Svizzera), di Lublino (Polonia), della Macedonia dell’Est-Tracia (Grecia) e dell’Alsazia (Francia); tutti uniti dalla volonta di trovare una via per favorire l’integrazione socio-culturale nelle regioni di confine.
Andrea Abel
, responsabile, assieme a Mathias Stuflesser del progetto, ci spiega come gli studi dei colleghi si focalizzino su nodi tematici complementari, ma non identici: «I polacchi, per esempio, sono maggiormente interessati ad approfondire studi sulle nuove tecnologie applicate alla linguistica, la Navarra intende piuttosto analizzare il sistema altoatesino del bilinguismo nei suoi vari risvolti giuridici, sociologici e cosi via. Ma un passo in avanti e costituito dal fatto che accademici provenienti proprio da aree di confine vogliano riunirsi per confrontare i risultati finora ottenuti, arricchirsi delle esperienze degli altri e riflettere sulle prospettive future».
L’interesse dell’EURAC rispecchia le necessita del caso altoatesino ed e concentrato nello specifico sui nuovi metodi di indagine dei processi di apprendimento e sugli atteggiamenti mentali che si sviluppano verso la prima e la seconda lingua. «Con il progetto “Language Bridges” vorremmo ricostruire assieme ai colleghi gli elementi che influenzano lo studio delle lingue, dai convincimenti inconsci alle resistenze incontrollate», spiega
Mathias Stuffleser
; «Se riusciremo a individuare qualche spunto per rendere piu gradevole e efficace l’acquisizione di una seconda lingua potremo dichiarare raggiunto il nostro scopo».
Oltre al dialogo con altri accademici, l’EURAC mira a raggiungere con questo progetto anche l’opinione pubblica, i rappresentanti del mondo della politica e dell’economia. In un anno per l’Europa all’insegna dell’integrazione, dall’allargamento della Ue alla approvazione della carta comunitaria, l’intento finale é quello di sottolineare come il plurilinguismo possa fornire valore aggiunto alla cultura europea.
Per ulteriori informazioni:
Andrea Abel
, Tel. 0471 055121
Mathias Stuflesser
,Tel. 0471 055126
DE
IT
Local management : Launch of New Project ''Idee 2015 Pensare la Città'
Kommunales Management: Projekt 'Ideen 2015 - Die Stadt erdenken'
Management comunale: in corso il progetto 'Idee 2015 Pensare la Città'
EURAC
12.11.2004
Durch langjährige Zusammenarbeit unterstützt die Forschungsgruppe
Public Management
die Gemeinde Bozen auf ihrem Weg Richtung Innovation und nachhaltiger Gemeindeentwicklung. Mit dem Projekt "Ideen 2015 - Die Stadt erdenken" legt die Gemeindeverwaltung Bozen nun den Grundstein für die Ausarbeitung eines strategischen Entwicklungsplans, mit dem die Stadt Bozen eine neue Positionierung erfahren soll. Ziel ist es, die bestehenden positiven Trends zu unterstützen und nach Lösungen zu suchen, um negative Entwicklungen zu bremsen oder umzukehren.
In einem ersten Schritt sollen die Stärken und Schwächen der Stadt Bozen sowie Entwicklungs- und Wachstumschancen der Bevölkerung in vier großen Themenkreisen untersucht werden:
- Sozialer Bereich (Familie, Jugend, Frau, Freizeit, Haus usw.)
- Kultur, Tourismus und Unterhaltung (Aufwertung der lokalen Besonderheiten in einem gesamteuropäischen Kontext)
- Förderung der Wirtschaft und der Beschäftigung (Infrastrukturen, technologische Innovation, Unternehmensansiedlung)
- Territorium und Umwelt (Räume und Zeiten der Stadt, Mobilität)
Zu Wort kommen soll bei der Planung vor allem die Bozner Bevölkerung. Die Gemeinde hat daher in Zusammenarbeit mit ca. 500 Bürgern sowie mit verschiedenen lokalen Einrichtungen 25 Leitgedanken erarbeitet, die in Form einer Ideenkarten an alle Haushalte verschickt wurde und von den Boznern und Boznerinnen bewertet werden soll. Aus den Vorschlägen sollen fünf Leitlinien ausgewählt werden, die die eigenen Zukunftsvorstellungen für die Stadt am besten wiedergeben.
Die Ideenkarte kann auch online unter der Adresse
http://cedweb.comune.bolzano.it/moduli/idee_deu.html
ausgefüllt und der Gemeindeverwaltung übermittelt werden.
Termin:
Einsendeschluss der Ideenkarte: 26. November 2004
Für weitere Informationen:
www.comune.bolzano.it
Download der Ideenkarte:
http://cedweb.comune.bolzano.it/moduli/idee_deu.html
Da anni il settore
Public Management
accompagna il Comune di Bolzano nel suo processo di innovazione e miglioramento dei servizi al pubblico. E dunque con approvazione che saluta il progetto
"Idee 2015 Pensare la Citta",
con il quale il Comune di Bolzano sta muovendo i primi passi verso l'elaborazione del piano di sviluppo della citta. L'obiettivo dell’iniziativa é di esaminare i punti di forza e di debolezza della citta e le opportunita di sviluppo e crescita della popolazione, oltre che di rafforzare i trend positivi e invertire le tendenze negative su quattro aree di approfondimento: sociale, politiche culturali e turistiche, sviluppo economico e occupazionale, territorio e ambiente.
Un aspetto innovativo di questo progetto é che tutti i cittadini possono contribuire alla pianificazione. 25 idee, costruite e raccolte dai circa 500 tra cittadini e associazioni che volontariamente hanno partecipato ai lavori, vengono ora sottoposte al vaglio di tutta la cittadinanza, che le ha ricevute a casa nei giorni scorsi, sotto forma di una pubblicazione del Comune o che puo scaricarle dal sito del Comune. Ogni residente puo compilare il proprio formulario e inviarlo per e-mail oppure per posta.
I suggerimenti raccolti rappresenteranno base di lavoro per l’amministrazione impegnata nella pianificazione del futuro della citta.
L’appuntamento:
I formulari devono pervenire entro e non oltre il 26 novembre 2004.
P
er ulteriori informazioni:
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Landesrat Saurer zu Gast an der EURAC
EURAC
05.11.2004
"Das Land Südtirol braucht die EURAC. Wer Nachhaltigkeit haben will, braucht wissenschaftliche Begleitung", so Otto Saurer, Landesrat für deutsche und ladinische Berufsbildung, bei seinem Besuch in der Europäischen Akademie Bozen am Donnerstag Vormittag.
Im Gespräch mit den Mitarbeitern der fünf wissenschaftlichen Bereiche machte er sich vor Ort ein Bild vom aktuellen Stand der Forschungsaktivitäten des Südtiroler Instituts und zeigte sich sichtlich begeistert: "Die EURAC trifft mit ihrer Forschung die neuralgischen Punkte Südtirols: die Autonomie, das daraus resultierende Verwaltungssystem, die Mehrsprachigkeit, die Ökologie der Bergregion, den Fremdenverkehr." Besonders wichtig sei ihm der konkreten Nutzwert, den die EURAC’sche Forschung stets für die Region habe, betonte er. Er bezog sich dabei auf das Konzept der angewandten Forschung, dem sich die EURAC verpflichtet hat, wonach wissenschaftliche Studien stets konkrete praktische Anwendung finden. Dies gelte sowohl für Verkehrskonzepte, wie der kürzlich für die Stadt Meran erarbeitete Vorschlag, für mehrsprachige Fachterminologien, die es den Südtiroler Bürgern auch in besonderen Kontexten, wie beispielsweise im Rechtsbereich gestatten, die eigene Muttersprache zu verwenden wie auch für Umweltverträglichkeitsstudien, wie die zum Brennerbasistunnel oder für Erhebungen im Tourismusbereich, die das Institut durchführe, um den lokalen Touristikern neue Impulse und Anreize zu geben.
Trotz ihrer Südtirol-Nähe könne die EURAC als unabhängiges wissenschaftliches Institut stets die nötige Distanz wahren, um objektiv über Probleme zu urteilen, zu denen das Expertenteam befragt werde, so Saurer.
Besonders beeindruckt zeigte sich der Landesrat von dem großen wissenschaftlichen Netzwerk, das die EURAC während ihres 12-jährigen Bestehens knüpfen konnte. Derzeit arbeitet das Institut mit 80 Partnern in der EU, auf dem Balkan und in Übersee zusammen. Diese Kooperationen und die Arbeit an internationalen Projekten lieferten nicht nur große finanzielle Unterstützungen - im Jahr 2003 betrug der Drittmittelanteil 4 Millionen Euro - sondern machten Südtirol zusätzlich zu einem immer wichtiger werdenden EU-Forschungsstandort.
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