Südtiroler Fachjury schickt Maturanten aus Bozen und Auer ins internationale Finale nach Innsbruck
Der fliegende Roboter kreist noch ab und zu über dem Rainerum und sendet Wetterdaten zur Erde. Im letzten Jahr hatte er seinen Erfindern, fünf Maturanten der Bozner Oberschule, den ersten Preis im Wettbewerb „Junge Forscher gesucht!“ beschert. Und wieder haben es zwei Schülergruppen des Rainerums ins Finale des von der EURAC ins Leben gerufenen Schülerwettbewerbs geschafft. Am vergangenen Mittwoch Nachmittag hat die siebenköpfige Südtiroler Fachjury an der EURAC aus acht eingereichten Forschungsprojekten die drei Finalisten erwählt. Am 4.April werden sie Südtirol in Innsbruck vertreten und sich dort mit ihren Kollegen aus Graubünden, Tirol und dem Trentino messen.
Gleich entschieden hatten sich die Südtiroler Juroren - Wissenschaftler und Vertreter der Schulämter - für die ersten beiden Finalisten-Projekte: Francesco Randi, Cristina Doliana, Luca Dellantonio, Lucia Berti und Federico Suffritti vom Bozner Rainerum überzeugten mit einer Simulation von Signalübermittlungen im menschlichen Nervensystem. Gleich gut gefiel der Jury die Arbeit ihrer Mitschüler am Rainerum. Maurizio Giaffredo, Sebastian Cincelli, Francesco Randi, Patrick Harasser und Stefano Chinaglia hatten einen Roboter entwickelt, der Touristen in Städtetouren begleiten und auf Abruf mit Sightseeing-Informationen versorgen soll.
„In den beiden Rainerum-Projekten arbeiten nicht nur Schüler aus ganz unterschiedlichen Klassen zusammen, es kommen auch grundverschiedene Wissenschaftsthemen zum Tragen: Biologie, Chemie, Informatik, Elektronik spielen dort mit hinein.“, erläutert EURAC-Direktor Stephan Ortner die Besonderheiten der beiden ersten Finalisten-Projekte. Besonderen Wert hätten die Juroren, so fährt er fort, neben einer fundierten Recherche und einem wissenschaftlichen Vorgehen auf innovative und kreative Elemente in den Arbeiten gelegt.
Da macht es auch nichts, wenn eine Forschungsfrage nach viel Recherche-Aufwand und eigenen Experimenten mal mit „Nein“ beantwortet werden muss. Dies passiert im „echten“ Forscherleben und auch im Fall der dritten Finalistin Cecilia Mittelberger. Die Oberschülerin aus Auer hatte getestet, ob Pflanzen durch kohlensäureversetztes Gießwasser auch mehr Kohlendioxid aus der Luft aufnehmen können. „Sie können es nicht.“, lautet ihr Ergebnis. Die Juroren honorierten aber ihre strukturierte, eigenständige Forschungsarbeit und schicken sie ebenfalls nach Innsbruck.
32 Schüler oder Schülergruppen haben sich insgesamt in den vier beteiligten Regionen am Wettbewerb beteiligt. 12 von ihnen forschen am 4. April in Innsbruck um den Titel und hoffen den von der Stiftung Südtiroler Sparkasse gestifteten ersten Preis von 4000 Euro mit nach Hause nehmen zu dürfen – um weiterzuforschen. Natürlich!
Für weitere Informationen:
Karin Amor, Tel. 0471 055 043
Come si trasmette un segnale nervoso nel nostro corpo? Quale strumento potrebbe aiutare l’orientamento dei turisti per le vie della città? In che modo possiamo aumentare la quantità di anidride carbonica assorbita dalle piante? Tre domande che corrispondono ai tre progetti scientifici selezionati dalla giuria regionale del concorso Giovani ricercatori cercansi! riunitasi ieri all’EURAC. I progetti finalisti andranno ora a Innsbruck dove il 4 aprile presso l’Università Leopold Franzens insieme ai loro colleghi del Trentino, del Tirolo e del Cantone dei Grigioni si contenderanno il primo premio di 4000 euro messo a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio.
Sono stati otto i progetti altoatesini presi in esame ieri dalla giuria regionale composta da sette membri, tra ricercatori e rappresentati delle scuole e che ha portato alla selezione delle tre migliori idee scientifiche. Tra i finalisti trionfa il Liceo Scientifico Salesiani Rainerum, l’istituto che nella scorsa edizione si è aggiudicato il primo premio con il Robot volante e che questa volta vede in finale ben due progetti. Sempre dal laboratorio di robotica nasce il progetto 'Cicero', una guida turistica robotica, assolutamente ecologica che attraverso un sistema GPS guida i turisti attraverso le vie della città e fornisce loro informazioni sulle principali attrazioni di interesse storico-artistico. Mentre è alla comprensione del funzionamento del corpo umano che si rivolge il progetto 'Sinapsi artificiali: simulazione del processo di trasmissione del segnale all’interno del sistema nervoso' ideato da un gruppo di giovani aspiranti biologi. Utilizzando alcune soluzioni chimiche i giovani ricercatori altoatesini hanno cercato di mostrare in che modo l’impulso nervoso si trasmette nel nostro corpo. Il terzo progetto selezionato è invece l’idea 'aria verde' della studentessa Mittelberger Cecilia della Scuola di Agraria di Ora che ha cercato di sperimentare l’uso di nuovi metodi per migliorare la qualità dell’aria. L’uso di acqua frizzante per innaffiare le piante può aumentare il processo di fotosintesi e quindi la percentuale di anidride carbonica assorbita dalle piante? Nonostante i risultati della sua ricerca abbiano dimostrato che questo non è possibile, il progetto è stato selezionato per il rigore scientifico con cui la giovane ricercatrice ha condotto il suo lavoro.
Parallelamente all’Alto Adige, la selezione di tre progetti finalisti è stata condotta anche nelle altre regioni: 5 i progetti presentati in Trentino, 8 nel Cantone dei Grigioni e ben 11 in Tirolo. I finalisti si contenderanno ora il primo premio davanti alla giuria internazionale.
Appuntamento:
Finale: 4 aprile 2008, Università Leopold Franzens, Innsbruck
Per ulteriori informazioni:
Karin Amor,Tel. 0471 055 043, oppure al sito: www.explora-science.net.