Auf den Spuren lateinamerikanischer Geschichte und Gegenwart: zum zweiten Mal findet in diesem Jahr vom 30. Oktober bis zum 12. November die Veranstaltung "Ein Blick auf das lateinamerikanische Kino" statt. Neben zahlreichen Filmen zur sozialen, politischen und kulturellen Situation in den verschiedenen Ländern des neuen Kontinents werden auch drei öffentliche Diskussionsrunden mit lateinamerikanischen Filmschaffenden und Schriftstellern abgehalten. Organisiert wird die Filmreihe von Laura Canzian als Delegierte der Vereinigung für lateinamerikanischer Kultur in Italien (Apclai).
Der Startschuss zu diesen "lateinamerikanischen Kulturtagen" fällt am 30. Oktober um 18 Uhr an der Freien Universität Bozen. Die Filmregisseure Ciro Duran aus Kolumbien sowie Jose Ramon Novoa und Elia Schneider, beide aus Venezuela, werden zum Thema "Kino und Menschenrechte" sprechen und mit dem Publikum darüber diskutieren. Duran selbst wird auch über seine Erfahrung als Gefangener von kolumbianischen Guerillakämpfern berichten. Er wurde im vergangenen Jahr bei den Dreharbeiten zum Film "La Toma De La Embajada" für einige Zeit gefangen genommen.
Weiter sind an der Universität Bozen am 31. Oktober und am 12. November mit Beginn um 16.30 und 17:30 Uhr öffentliche Diskussionen zu den Schwerpunkten "Film und Umwelt" sowie "Film und Frauen" vorgesehen - mit Kulturschaffenden von internationalem Renommee sowie Südtiroler Vertretern. Der Regisseur Carlos Azpurua, Venezuela, wird sich mit der Umweltproblematik auseinandersetzen, Martha Canfield aus Uruguay, Schriftstellerin, Übersetzerin und Professorin für Lateinamerikanistik an der Universität Venedig, wird über die Rolle und den Stellenwert der Frau im lateinamerikanischen Film sprechen.
Aus Südtiroler Sicht sind die Umweltagentur und das Amt für Kabinettsangelegenheiten vertreten. Norbert Lantschner, Amtsdirektor des Amtes für Luft und Lärm, stellt am 31. Oktober das Projekt "Klima-Allianz" vor. Der junge Südtiroler Regisseur Patrick Kofler zeigt seine zwei Dokumentarfilme über das Leben der Indianer in den Amazonas-Gebieten von Ekuador und über die Gründung einer Universität für Ureinwohner in Quito, ebenfalls Ekuador. Chiara Rabini vom Amt für Kabinettsangelegenheiten präsentiert hingegen am 12. November die einzelnen Projekte der Provinz Bozen in Lateinamerika.
Den eigentlichen Schwerpunkt der ersten zwei Wochen in November bilden jedoch die einzelnen Spielfilme. Sie erzählen unter anderem Geschichten aus Argentinien, Venezuela, Kolumbien, Chile, Mexiko, Costa Rica und Brasilien. Gezeigt werden sie im Cineforum Kinoki in der Guntschnastraße.
Die Filmreihe ist dieses Jahr in drei verschiedene Sektionen eingeteilt. Dabei werden von 31. Oktober bis 5. November eine Reihe von Erstaufführungen gezeigt, eine lateinamerikanische Retrospektive von 6. bis 8. November und vom 9. bis 10. November eine Werksschau des mexikanischen Regisseurs Gabriel Retes.
Zu den bekanntesten Regisseuren, deren Filme in Bozen gezeigt werden, gehören unter anderem Ricardo Bravo, Paul Leduc, Hector Olivera, Raul Tosso, Emiliano Ribeiro und Carlos Bolado - durchwegs Künstler die an zahlreichen Filmfestivals für ihr Schaffen ausgezeichnet wurden. Der Brasilianer Ribeiro ist mit seinem Film "Condenado a Liberdade" in Bozen vertreten, Leduc mit "Frida, Naturaleza viva", einem Filmportrait der mexikanischen Künsterlin Frida Kahlo. Mit "Oriundi" von Ricardo Bravo wird auch der letzte Film von Anthony Quinn gezeigt, der nicht nur die Hauptrolle spielte sondern den Film auch schnitt. Die einzelnen Vorstellungen finden in den Tagen von 31. Oktober bis 10. November jeweils um 18 und 20 Uhr statt.
„Ein Blick auf das lateinamerikanische Kino“ soll, so Organisatorin Laura Canzian, „dazu beitragen, Interesse und Verständnis für die lateinamerikanische Welt zu entwickeln“. Die Filmreihe wird neben der Vereinigung für die Förderung lateinamerikanischer Kultur in Italien, der Umweltagentur undSulle tracce del passato e del presente latino-americani: si tiene anche quest'anno, dal 30 ottobre al 12 novembre, la seconda edizione della rassegna "Una finestra sul cinema latino-americano". Oltre alla proiezione di opere cinematografiche che riflettono realtà sociali, politiche e culturali dei vari paesi del nuovo continente, la rassegna propone tre occasioni di dibattito pubblico con registi e autori dell'America latina. La manifestazione è organizzata da Laura Canzian, delegata dell'Associazione per la promozione della cultura latino-americana in Italia (Apclai).
Per il 30 ottobre è previsto l'avvio di queste giornate dedicate alla cultura latino-americana, con un dibattito alle ore 18 presso la Libera Università di Bolzano. Il regista cinematografico colombiano Ciro Duran e i venezuelani Jose Ramon Novoa ed Elia Schneider interverranno e discuteranno con il pubblico sul tema "cinema e diritti umani".
Duran riferirà anche in merito alla sua esperienza di prigioniero della guerriglia colombiana. Lo scorso anno, infatti, è stato tenuto in ostaggio per un certo periodo, nel corso delle riprese del film "La Toma De La Embajada".
Inoltre, sempre all'Università di Bolzano, il 31 ottobre (alle 16,30) e il 12 novembre (alle 17,30) sono previsti dibattiti pubblici sul tema "cinema e ambiente" e "cinema e donna" con registi di fama internazionali e con esponenti dell'Alto Adige. Il regista Carlos Azpurua, venezuelano, parlerà di problematiche ambientali, Martha Canfield, scrittrice, traduttrice e docente di lingue e letterature ispano americane all'Università di Venezia, parlerà del ruolo della donna nel cinema latino-americano.
L'Alto Adige è rappresentato dall'Agenzia per l'ambiente e dall'Ufficio Affari del gabinetto della Giunta provinciale. Norbert Lantschner, direttore dell'Ufficio aria e rumore, presenterà, il 31 ottobre, il progetto "Alleanza per il clima". Il giovane regista altoatesino Patrick Kofler mostrerà i suoi due film documentario sulla vita degli indiani nell'Amazzonia ecuadoriana e sulla fondazione di un'università per Indigeni a Quito, in Ecuador appunto. Chiara Rabini, dall'Ufficio Affari del gabinetto della Giunta provinciale, presenterà, il 12 novembre, i vari progetti di cooperazione della provincia di Bolzano in America latina.
Nodo centrale della manifestazione, che attraverserà le prime due settimane di novembre, è rappresentato, ovviamente, dai film in proiezione, che raccontano, tra l'altro, storie dell'Argentina, del Venezuela, della Colombia, del Cile, del Messico, del Costa Rica e del Brasile. Le proiezioni si tengono presso il Cineforum Kinoki di via Guncina.
La rassegna è suddivisa quest'anno in tre sezioni. Le giornate tra il 31 ottobre e il 5 novembre saranno dedicate alle anteprime, tra il 6 e l'8 novembre ad una retrospettiva del cinema latino-americano. Infine dal 9 al 10 novembre, ad una rassegna delle opere del regista messicano Gabriel Retes.
Tra i registi più conosciuti, i cui film verranno proiettati a Bolzano, rientrano, tra l'altro, Ricardo Bravo, Paul Leduc, Hector Olivera, Raul Tosso, Emiliano Ribeiro e Carlos Bolado, artisti premiati per le loro opere in occasione di vari festival cinematografici. Il brasiliano Ribeiro è presente a Bolzano con il film "Condenado a Liberdade", Leduc con "Frida, Naturaleza viva", un ritratto cinematografico dell'artista messicana Frida Kahlo. "Oriundi", di Ricardo Bravo, è anche l'ultimo film girato da Antony Quinn, non solo nel ruolo di protagonista ma anche di montatore.
Le proiezioni si tengono dal 31 ottobre al 10 novembre, alle 18 e alle 20.
„Una finestra sul cinema latino-americano“ dovrebbe contribuire - sostiene Laura Canzian, organizzatrice - a sviluppare interesse e comprensione per il mondo latino-americano. Alla realizzazione della rassegna, oltre all'Associazione per la promozione della cultura latino-americana in Italia, hanno contribuito l'Agenzia per l'Ambiente, l