Approvati cinque progetti interregionali dell’Istituto per lo Sviluppo Regionale e il Management del Territorio

Sono cinque i nuovi progetti di ricerca europei a cui lavoreranno i ricercatori dell’ Istituto per lo Sviluppo Regionale e il Management del Territorio dell’EURAC assieme a partner stranieri – da Lione e Kiev, passando per Monaco e Atene – e locali, come TIS innovation park e BLS, la nuova società provinciale per l’insediamento di imprese e la promozione territoriale.

I cinque nuovi progetti che hanno superato il vaglio dell’Unione Europea garantiranno al centro di ricerca altoatesino ulteriori fondi, per un totale di 1,2 milioni di euro da qui al 2012.

Uno dei temi principali attorno a cui si snoderanno le analisi è quello del trasporto di merci.

Il progetto Seetac impegnerà 21 partner nello studio della rete viaria dell’Europa sud-orientale allo scopo di individuare e risolvere i punti deboli dell’attuale trasporto via terra e via mare, nel rispetto delle esigenze regionali e dell’ambiente. Il progetto sarà portato avanti in stretta collaborazione con il Ministero dell’ambiente e la tutela del territorio e del mare e con il Ministero delle Infrastrutture.

Le difficoltà legate ai trasporti nella regione alpina, invece, saranno al centro dei progetti Transitects - attraverso il quale 16 partner si propongono di incentivare il trasporto di merci su rotaia per ridimensionare il traffico stradale – e iMonitraf! che intende elaborare una strategia per la gestione del trasporto di merci e persone su rotaia e su gomma in prossimità delle direttrici più trafficate dell’arco alpino.

Due progetti, infine, saranno incentrati sul settore produttivo: Enerbuild mira a fornire supporto alle piccole-medie imprese nel settore dell’efficienza energetica in edilizia, in modo che possano essere competitive sul mercato internazionale e verrà portato avanti assieme al TIS innovation park e alla provincia di Bolzano. Comunis si basa invece su una cooperazione con BLS e Comunità comprensoriale Burgraviato per lo sviluppo di zone artigianali intercomunali.

I cinque progetti sono co-finanziati dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale all’interno del programma spazio alpino rivolto all’Europa sud-orientale, che si propone di rafforzare la competitività e l’attrattività delle diverse regioni europee attraverso la cooperazione internazionale.

Per maggiori informazioni:

Flavio Ruffini, tel. 0471 055310

Si è svolto giovedì scorso l’incontro “Un Alpe da camminare” sullo sviluppo turistico dell’altopiano

Camminare è trendy e l’Alpe di Siusi ha molto da offrire a chi desidera fare quattro passi in mezzo alla natura.

Può essere riassunto così quanto emerso dall’incontro “Un Alpe da camminare” svoltosi giovedì scorso a Siusi. Si è trattato del quinto appuntamento della serie “Vivere la natura e mobilità” organizzato dall’azienda turistica di Siusi, assieme ad Alpe di Siusi Marketing e all’Istituto per lo Sviluppo Regionale e il Management del Territorio dell’EURAC.

Lo scopo dell’iniziativa è quello di analizzare, assieme alle persone che sull’Alpe vivono e lavorano, possibili strategie per favorire lo sviluppo turistico della zona nel rispetto dell’ambiente.

Durante l’estate l’offerta di Siusi si gioca soprattutto su trekking e passeggiate. “Camminare è tornato di moda, viene considerato giovane e trendy”, sostiene Erik Neumeyer dell’associazione escursionisti tedeschi. “Una fetta consistente di chi ama camminare è ancora composta da persone tra i 50 e i 65 anni, ma gli studi dimostrano che sono sempre di più i giovani dai 25 anni ad appassionarsi a questo sport”. Neumeyer ha sottolineato come le caratteristiche del territorio rendano l’Alpe di Siusi una destinazione ideale per il trekking e una tra le mete europee preferite dagli escursionisti. Per difendere questa posizione è però necessario mantenersi al passo con i tempi e offrire ai turisti prodotti e servizi di alto livello. “Non basta creare una buona rete di sentieri e utilizzare una segnaletica efficace, bisogna anche che questi servizi siano inseriti in un contesto attento all’escursionista e alle sue esigenze”, sostiene Harald Pechlaner, direttore dell’ Istituto per lo Sviluppo Regionale e il Management del Territorio dell’EURAC. È importante, per esempio, che il personale delle strutture ricettive sia in grado di offrire al cliente indicazioni utili e consigli sulle possibilità di trekking che la regione offre.

Secondo Georg Oberrauch - fondatore e amministratore delegato di Sportler Spa- camminare è tornato di moda anche perché ci sono stati notevoli progressi nel campo dell’attrezzatura: il fatto che l’abbigliamento da montagna diventi sempre più leggero e comodo da indossare gioca un ruolo importante. “Oggi un paio di pantaloni da trekking possono tranquillamente essere indossati anche per fare un giro in città, si è passati da un abbigliamento strettamente tecnico a capi che rispecchiano le tendenze della moda”, spiega Oberrauch.

Secondo gli esperti, la passione per le passeggiate in alta quota sembra destinata a durare nel tempo, ed è su questo tema che le aziende di promozione turistica e le strutture ricettive dovrebbero puntare.

Per maggiori informazioni:

Marcus Herntrei, tel. 0471 055427

L’EURAC elabora un Masterplan per lo sviluppo territoriale assieme a cinque Comuni

I piani di coordinamento territoriale fotografano innanzitutto una situazione esistente. Oltre a descrivere l’attuale stato dello sviluppo, il nuovo Masterplan per la Val Gardena, si propone di guardare al futuro e questo rappresenta una novità assoluta per l’Alto Adige. Per la prima volta un piano rappresenterà in maniera dettagliata lo sviluppo futuro: mostrerà come il ridotto spazio a disposizione possa essere sfruttato in maniera ottimale per conciliare le esigenze della popolazione con quelle del settore economico e turistico e con la tutela dell’ambiente.

In una seduta congiunta tenutasi lo scorso martedì, i Comuni di Selva Gardena, S.Cristina, Ortisei, Laion e Castelrotto hanno dato l’avvio ufficiale al progetto che si concluderà a dicembre del prossimo anno con la realizzazione del Masterplan. Il progetto prende le mosse dalla ridotta disponibilità di spazi in valle. “Oggi assistiamo ad una lotta per la conquista di ogni metro quadrato disponibile”, spiega la progettista Lisa Kofink che coordina il progetto per conto dell’EURAC. La realizzazione di zone residenziali o commerciali, di spazi per il tempo libero e di strutture ricettive sono decisioni che vengono prese una a discapito dell’altra.

Scopo del Masterplan è quello di utilizzare lo spazio disponibile in modo tale che la qualità della vita delle persone che ci abitano possa essere preservata anche nel lungo periodo. Inoltre devono essere garantiti lo svolgimento di attività remunerative e il rispetto dell’ambiente. I cinque Comuni sono concordi nel ritenere che lo sviluppo sostenibile della Val Gardena possa essere perseguito solo con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti e che i criteri che regolano la pianificazione territoriale debbano essere ben coordinati. Assieme ai progettisti dell’Istituto per lo Sviluppo Regionale e il Management del Territorio dell’EURAC e all’Ufficio coordinamento territoriale della Provincia, i Comuni cercano soluzioni per garantire la competitività della Val Gardena anche nel lungo periodo e, allo stesso tempo, preservarne l’ambiente e il tessuto sociale.

Bolzano, 29.07.2008

Per ulteriori informazioni: Lisa Kofink, tel. 0471 055 325

A partire dal 2005 fino a fine del 2007, l’Istituto per lo Sviluppo Regionale e il Management del Territorio è impegnato insieme all’Associazione Provinciale dell’Artigianato (APA) in un progetto europeo volto a promuovere l’innovazione nelle micro e piccole imprese artigiane. Germania, Spagna e Olanda sono i partner coinvolti nel progetto che mira a fornire a queste piccole realtà produttive strumenti innovativi per una migliore pianificazione e gestione del personale e degli affari. In Alto Adige, lo studio è stato rivolto al settore della falegnameria con il coinvolgimento di dieci aziende locali che seguono ore di insegnamento e di consulenza aziendale in materia di 'direzione aziendale' per l’apprendimento di strumenti e metodi finalizzati ad una migliore gestione dell’azienda. All’istituto dell’EURAC è affidato il supporto scientifico al progetto con la realizzazione di un’analisi di mercato, completa di interviste a esperti del settore. Il 23 e 24 novembre, nell’ambito dell’incontro tra i partner europei, presso la sede dell’APA, l’istituto ha presentato i risultati dello studio sinora svolto. Partendo da un’analisi del mercato in Alto Adige in cui sono presenti oltre 1000 micro e piccole falegnamerie, si è cercato di analizzare lo stato di salute del settore. I risultati ne confermano la buona condizione: 'I falegnami altoatesini - come spiega Alice Zeni, ricercatrice dell’EURAC che ha preso parte al progetto - risultano essere ancora competitivi e ai costi, seppur più alti del loro lavoro, corrisponde però l’alta qualità e un buon orientamento al cliente”. Costi elevati che sono elencati anche tra i punti deboli della categoria, affiancati dalla difficoltà di competere con i grandi distributori. Lo studio, come sostengono i ricercatori, ha confermato la necessità di superare le debolezze organizzative e di pianificazione che sono proprie delle micro e piccole imprese artigiane altoatesine. Nell’incontro si sono discusse le successive fasi del progetto. L’ipotesi avanzata è quella di realizzare uno strumentario per la migliore pianificazione e gestione aziendale a supporto delle micro e piccole imprese artigiane locali. Previsto per maggio 2007 a Düsseldorf il prossimo incontro dei partner.

Per ulteriori informazioni: Alice Zeni, Tel. 0471 055 426 oppure: http://www.innovazione.apabz.it